Brancaleone (Reggio Calabria). In vista delle elezioni amministrative per il rinnovo del Consiglio Comunale di Brancaleone, che si svolgeranno il prossimo 25 maggio c.a., si moltiplicano le iniziative per l’allestimento delle varie liste elettorali. A lanciare un appello per promuovere l’allestimento di una lista civica ci ha pensato Antonella Ranieri, cittadina brancaleonese, Sociologa ricercatrice e Presidente dell’Associazione dell’Area Grecanica “La città di Uruk” nella speranza che l’opinione pubblica, le forze sociali e l’associazionismo recepiscono il suo messaggio al fine di creare nella cittadina jonica reggina una migliore qualità di vita e di servizi. L’obiettivo è quello di cambiare il paese e riportare al centro dell’attenzione gli interessi e i bisogni dei cittadini proiettando all’esterno un’immagine di efficienza, efficacia ed operosità di una comunità bisognosa, quanto mai, di recuperare il ruolo che gli compete tra i comuni calabresi. “Se penso Brancaleone di quest’ultimi tempi – scrive a proposito la Ranieri nel suo comunicato stampa – mi viene subito in mente il libro dell’ antropologo calabrese Vito Teti “Il senso dei luoghi” , Paesi abbandonati della Calabria. Purtroppo l’abbandono a noi calabresi ci appartiene e nella provincia di Reggio Calabria più che altrove non siamo riusciti a sviluppare una memoria collettiva, a conservare i luoghi e le loro economie. Così i nostri luoghi-paese hanno perso il loro senso. Ma a Brancaleone – prosegue la sociologa – sta accadendo qualcosa che va oltre. La sua lenta agonia sociale è preoccupante ed è frutto di una comunità socialmente non organizzata, senza prospettive di futuro. Una comunità che vive per il nulla fuori da ogni minimo standard di qualità di vita tanto da produrre in futuro esclusione da qualsiasi programma di sviluppo territoriale. Come cittadina brancaleonese credo che sia giunto il momento di non delegare piu’ e impegnarsi noi tutti in prima persona a costruire una governance responsabile, vicina alla popolazione che persegui esclusivamente l’interesse collettivo, l’interesse di tutti. Come cittadina brancaleonese credo che spetti a noi semplici cittadini scendere in campo ora e sviluppare tutti insieme una proposta alternativa di comunità, un programma condiviso di governo, una lista civica costruita secondo il principio della rappresentanza delle categorie sociali della nostra comunità”. Concludendo la sua analisi, la Ranieri annota ancora:”Abbiamo il dovere civile e politico di provare ad ideare azioni e interventi di contrasto alla nuova ondata di emigrazione giovanile e di decremento demografico, economico e culturale della nostra Comunità. Dobbiamo lavorare insieme per invertire la rotta altrimenti Brancaleone, al pari di tanti altri piccoli comuni calabresi, sarà destinato a perire. Chiedo a tutti i cittadini brancaleonesi, grandi e piccoli, uomini e donne, dalle più svariate preferenze politiche, di aderire al movimento Brancaleone svegliati che non è altro un impegno comune di cittadinanza attiva di elaborazione di un programma di rinascita sociale di Brancaleone.”
Agostino Belcastro