A3 Sa-Rc. Cgil e Filt Cgil: “Desta preoccupazione l’anomalia del tratto Campo Calabro-Rc”

Reggio Calabria. Si è svolta questa mattina nella sede reggina della Cgil del Comprensorio Reggio Calabria-Locri la conferenza stampa unitaria Cgil e Filt Cgil sullo stato dei lavori dell’A3 Sa-Rc, in particolare, del tratto Campo Calabro-Reggio C. Il Sindacato ha presentato così all’opinione pubblica la “preoccupante situazione” che si riscontra all’altezzadella zona viadotto “Piana di Gallico”: un avvallamento “anomalo” e che desta la preoccupazione della Confederazione soprattutto per quanto riguarda la sicurezza dei cittadini che, quotidianamente, percorrono quel tratto. Mimma Pacifici (Segretario Generale Cgil Rc-Locri) ha posto una questione di “importanza sul versante sicurezza” e ha annunciato che “come Cgil, abbiamo dato mandato ai nostri legali di preparare un esposto-denuncia che verrà presentato al Procuratore della Repubblica perché vogliamo sottolineare l’imprescindibile e necessario avvio di una reale verifica strutturale dell’area autostradale”, specificando che “fare luce su eventuali reati non è compito della Cgil ma dell’autorità competente”. “Come Organizzazione Sindacale – ha spiegato il Segretario – abbiamo più volte, nel corso di questi anni, denunciato uno status dell’opera che richiedeva e richiede una responsabilità aziendale concreta nell’effettuare gli adeguati controlli infrastrutturali”. Accanto a Mimma Pacifici, il Segretario Generale Attilio Scali (Filt Cgil Rc-Locri) e il rappresentante Filt Cgil Rc-Locri Giuseppe De Felice. Perché “è la categoria che – ha specificato Pacifici – segue la vicenda e ha portato in primo piano le problematiche” materiali ed etico- politiche insite in questa situazione. “La gravità di quanto denunciamo, qui e oggi, pubblicamente – ha esordito De Felice -, riguarda un punto imprescindibile: la sicurezza dei cittadini. Si tratta di un’opera che, per quanto abbiamo avuto modo di appurare, risulta non conforme alla normativa vigente. L’avvallamento riscontrato nella “Piana di Gallico” non è un elemento da sottovalutare e pone un problema di sicurezza viaria, nonché una responsabilità dirigenziale che grava su questo tratto. Un problema che è stato posto all’attenzione anche della Prefettura durante un tavolo di confronto tecnico e istituzionale avvenuto circa un mese fa”. “Un incontro – ha aggiunto il Segretario Scali – che ci ha colpito: ci è parso quasi che la dirigenza Anas chiamata a rispondere di tale anomalia, fosse quasi stata infastidita dalla nostra azione sindacale”. “Non è la prima e non sarà l’ultima volta che – ha aggiunto De Felice –, come Filt e come Confederazione, poniamo una questione anche politica: perché oggi parliamo della Piana di Gallico, domani parleremo dello status della galleria, dopodomani dell’imbocco di Santa Caterina, ecc….Come Cgil, chiederemo di avviare una discussione più ampia, anche a livello governativo, sulle conseguenze della famosa Legge Obiettivo e sul ruolo che si intende dare a Reggio Calabria, futura città metropolitana e capoluogo dell’area integrata dello Stretto. Perché non è possibile, ad oggi, permettere che un tratto autostradale che, per volume di carichi e di circolazione veicoli è in terza posizione dopo Lagonegro e Salerno,versi in queste precarie condizioni strutturali. Da qui nasce la possibilità che la Cgil avanza di rivedere il famoso stralcio e procedere ad un ammodernamento sino a Reggio Calabria”.

 

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