Motta San Giovanni (Reggio Calabria). Continua il vergognoso ed impressionante scarico discontinuo a cielo aperto di acque fognarie comunali senza alcun tipo di depurazione scaricate sulla destra orografica e all’interno del torrente Oliveto, lato mare a ridosso del ponte ferroviario. Una fiumara in piena. Scarico realizzato con la volontarietà e nella consapevolezza del pericolo per la salute pubblica insito nelle sostanze fognarie inquinanti, oggetto dello scarico abusivo. Si aggiunge che dal vicino pozzetto fognario, maldestramente sistemato, si sprigionano miasmi, soprattutto quando scorrono i liquami non depurati, che unitamente agli odori pestilenziali che si diffondono dai liquami che giungono alle frontistanti pompe di sollevamento appestano l’aria rendendola irrespirabile. A pochi metri ci sono numerose abitazioni e un popoloso villaggio “La Piramide”. Tale scarico è stato più volte segnalato a tutte le istituzioni competenti, ma gli accertamenti secondo me non sono stati approfonditi. A poco servirebbe verificare sul posto lo scarico, peraltro sempre da me documentato con foto e video. E’ necessario acquisire la relativa documentazione e assumere informazioni dai soggetti responsabili, per poter comprendere come effettivamente stiano le cose. Non riesco a capire come sia possibile che dopo dieci anni di ripetute e documentate segnalazioni ancora non si è giunti a una conclusione. All’adozione dei dovuti provvedimenti a tutela dell’ambiente e a salvaguardia della salute pubblica. La nostra dignità è da anni continuamente calpestata, i nostri diritti lesi, la nostra salute minacciata. Forse per vedere tutelati i nostri diritti avremmo dovuto sin dall’inizio rivolgerci ad un altro stato. Tali colpevoli ritardi e omissioni non potranno certamente trovare giustificazione nella costruzione del nuovo polo depurativo dell’Oliveto, anche perché, tra l’altro, l’impianto dell’Oliveto è stato completato e lo scorso 8 febbraio inaugurato. I fatti ripetutamente segnalati, documentati e documentabili, dicono che la situazione è decisamente peggiorata giorno dopo giorno. Ci si domanda a chi abbia giovato spendere una fiumara di denaro pubblico senza ottenere i risultati prefissati. Certamente a qualcuno, ma non alla collettività e all’ambiente. E’ evidente che questo paese nelle ultime due legislature decennali è ritornato indietro nel tempo, forse sarebbe meglio ritornare anche ai pozzi neri.
Visto che di fronte a scarichi di acque fognarie non depurate e ad altre criticità ambientali che sebbene sotto gli occhi di tutti, si è cercato sempre di negare l’evidenza ci chiediamo chi ci potrà garantire che le acque fognarie scaricate nel mare attraverso la condotta sottomarina rispettano i limiti tabellari previsti dalla vigente normativa regionale? Qualche competente Istituzione si sta preoccupando? Siamo sempre in attesa che del grave problema si accorgono l’assessore all’ambiente e il vice Sindaco con deleghe ai lavori pubblici- depurazione acquedotti, fognature e smettessero di latitare. Mi domando invece se per questo grave problema, che si aggiunge a tanti altri non meno gravi, non si dovrebbe inviare un’ordinanza di sgombero prima all’assessore all’ambiente e poi a tutta l’Amministrazione comunale?
Vincenzo Crea
Referente unico dell’Ancadic Onlus
Responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto”