Reggio Calabria. A seguito dello sbarco di 242 migranti extracomunitari avvenuto lo scorso 9 aprile sulle coste di Roccella Jonica, la Polizia di Stato, preposta al primo intervento e ai successivi servizi di vigilanza presso la struttura ex-Asl di quel Comune, in collaborazione con personale dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, ha scortato presso l’Aeroporto di Lamezia Terme 115 cittadini di nazionalità egiziana per i quali la Direzione Centrale dell’Immigrazione e della Polizia della Frontiere ha disposto, attesa l’irregolarità sul territorio nazionale, che fossero rimpatriati. L’organizzazione dei servizi di rimpatrio, predisposti dal Questore di Reggio Calabria, Guido Nicolò Longo, ha visto l’impiego di uomini e mezzi di tutti i Commissariati della provincia reggina, nonché dei Comandi dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. Gli extracomunitari, sono stati imbarcati su due distinti voli della compagnia “Egyptair” , con a bordo una scorta delle forze di sicurezza egiziane, diretti a Il Cairo. Nella stessa occasione, personale della Squadra Mobile, del Commissariato di P.S. di Siderno e della Guardia di Finanza – Sezione Operativa Navale di Roccella Jonica, al termine di una complessa attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Locri, ha proceduto al fermo di polizia giudiziaria dei due scafisti egiziani, ritenuti responsabili di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Le indagini hanno permesso di evidenziare che i migranti avevano corrisposto all’organizzazione criminale, per la traversata, una somma compresa tra i 2500 e 3000 dollari americani, per ciascun passeggero.
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