Con le Palme di Bova si rinnova anche quest’anno l’appuntamento con la forte religiosità del popolo bovese

Bova (Reggio Calabria). In archivio anche per quest’anno il consueto appuntamento con la Domenica delle Palme a Bova, un appuntamento molto atteso che, in uno dei borghi Gioiello d’Italia ha riproposto come ogni anno il forte legame dei bovesi con fede e devozione. Il rinnovarsi di una tradizione millenaria, rappresenta per Bova e per i suoi fedeli, non solo la riproposizione di un rito antichissimo, ma anche e soprattutto un momento di profonda e sentita religiosità. La devozione popolare che si estrinseca nella giornata di festa è preceduta da un momento di corale partecipazione che vede la quasi totalità della popolazione impegnata nelle settimane che precedono la Domenica delle Palme, nell’assemblaggio delle foglie di ulivo che, collocate su un telaio di canna, raffigureranno anche un’imponente figura femminile. La particolarissima lavorazione, consistente nell’arte dell’intreccio ha il pregio di garantire da un lato, la trasmissione ai più giovani di un aspetto legato al forte elemento religioso, dall’altro, rappresenta un importante valore aggiunto, quello del recupero di un’arte antica che viene così trasmessa alle future generazioni. L’edizione di quest’anno, oltre all’ovvio coinvolgimento delle famiglie bovesi, in ossequio alla più genuina tradizione, ha visto l’organizzazione dei laboratori da parte dell’’Associazione Culturale “I Chòra” col patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Bova, in collaborazione con la Croce Rossa Italiana Sezione di Bova e la Parrocchia di San Teodoro e Santa Caterina. Nonostante l’inclemenza di un tempo a tratti incerto, la giornata si è conclusa, come vuole la tradizione, in Piazza Roma, dove le “steddhi” che compongono la palma sono state distribuite ai presenti, accompagnate dai rituali dolci pasquali.

Exit mobile version