Legge elettorale: mercoledì a Cosenza convegno della Federazione della Sinistra

Reggio Calabria. Mercoledì prossimo, 16 aprile, alle ore 17,30, nella Sala degli Specchi della Provincia di Cosenza, il gruppo regionale della Federazione della Sinistra ha organizzato un momento di riflessione sulla “Crisi della rappresentanza e la nuova legge elettorale regionale”. La discussione sarà introdotta dalle considerazioni di Roberto De Luca, Piero Fantozzi e Silvio Gambino, docenti dell’Unical, e di Mauro Minervino alle quali seguirà la discussione politica con la partecipazione di diverse personalità istituzionali e politiche. A darne l’annuncio, è il consigliere regionale Damiano Guagliardi che spiega: “La discussione si tiene subito dopo la Conferenza dei Gruppi a palazzo Campanella nella quale si discuterà una prima ipotesi di legge elettorale regionale che sarà successivamente approvata nel primo Consiglio regionale utile. Ovviamente, la discussione e la proposta sono immediatamente conseguenti alla riduzione di due quinti del numero dei consiglieri regionali (da 50 a 31) imposta dalla sentenza n.35 del febbraio scorso pronunciata dalla Corte Costituzionale”. “Una riduzione abbastanza consistente che costringe non solo la maggioranza regionale ad una modifica della legge elettorale per meglio ripartire la rappresentanza territoriale e garantire quella politica, ma obbliga il nuovo Consiglio ad una totale rimodulazione e riorganizzazione dei propri regolamenti interni per garantire le prerogative legislative dell’Assemblea regionale, le sue funzioni di controllo e di programmazione”, rilancia Guagliardi, anticipando “che il tema centrale della discussione non si limita alle semplici valutazioni tecniche delle proposte in essere, che hanno comunque la loro importanza e alle quali bisogna approcciarsi con competenza e senza superficialità, ma ha lo scopo di far percepire all’opinione pubblica la centralità che assume la crisi della rappresentanza nel futuro di questa nostra Regione. Relegare la questione delle Riforme Istituzionali esclusivamente negli ambiti degli addetti ai lavori –aggiunge Damiano Guagliardi- rischia di essere un’occasione mancata per mettere al centro del dibattito politico i legami che uniscono la crisi sociale e la crisi della democrazia, in una Regione, come la Calabria, dove diventa fondamentale lavorare per evitare una vera e propria emergenza democratica che delle cattive riforme potrebbero determinare, compromettendo, forse per sempre, il futuro dei calabresi”. Il consigliere regionale conclude così: “La Calabria ha bisogno di disegnare il proprio futuro cercando di far rivivere il rapporto tra partecipazione dei cittadini e politica e occorre lavorare per riportare quest’ultima al ruolo reale che le spetta nell’organizzazione di una società moderna. La cultura degli antipartito, l’attacco alla casta, il disimpegno della partecipazione ed il qualunquismo dilagante dell’essere contro tutto e tutti, potranno essere bloccati e disinnescati solo se da parte della politica si lancino proposte coraggiose e modelli nuovi della ricerca del consenso”.

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