Taurianova (Reggio Calabria). Arriva in Calabria il tour dei Fragil Vida, con un concerto alla birreria 34. I Fragil Vida sono una band unica nel panorama musicale italiano, grazie al proprio originale connubio tra musica e teatro che ne rende le esibizioni dei veri e propri spettacoli che prendono spunto dalla commedia dell’arte. Proprio per questo ogni loro nuovo disco è un lavoro legato a doppio filo all’esibizione a cui darò vita. L’11 marzo 2014 esce per l’etichetta bolognese La Fabbrica “Papà ha detto che la vostra musica è schifosa”, il loro quinto album in studio che prende spunto dal terremoto emiliano del 2012. Davanti al mare di Sicilia i Fragil Vida stanno preparando un concerto improvvisato, quando un bimbo si avvicina con brillante irruenza, sale sul palco e con fare da clown che prende a calci il pubblico urla: “Papà ha detto che la vostra musica è schifosa”. Senza filtri, spietato e adorabile. Spiazzante. La Parola Sacra di papà che da pugnalata diventa candore beffardo. Geniale. Da qui nasce il titolo del quinto album in studio dei Fragil Vida, che arriva a tre anni di distanza dal precedente “Giorni Sospesi”. Il disco prende necessariamente spunto anche dal terremoto emiliano del 2012, in quanto la band quel 20 maggio era seduta proprio sopra l’epicentro del sisma. Un dramma che non diventa però a sua volta l’epicentro delle parole di questo album, ma si ritrova a posteriori nel coraggio della ripartenza che ha scaturito. I Fragil Vida questa volta il canovaccio lo ritrovano nel respiro. La sceneggiatura si sviluppa facendo fiorire il ricordo, senza lasciarlo macerare nella nostalgia, ma rendendolo una base per una ripartenza, per uno slancio. Ossigeno dunque, un filo conduttore per segmenti di storie raccontate come la struttura del nostro respiro. “La cosa migliore che si possa vivere con un’altra persona penso sia la curiosità – racconta David Merighi, voce e piano della band -. La curiosità di potersi toccare con tutti i sensi, in tutti i sensi. Niente di riportato, si guarda e si ascolta, le paure vanno a zero con la conoscenza. Riconoscibile, toccabile, piaccia o non piaccia. Sta nell’accettazione continuare l’opera. Il contatto confortante di un ottimismo ostinato. Ricordo parole di Massimo Troisi:”a vita s’adda piglià comme vene”. Con lo stesso slancio del traghettatore di pensieri adulti che ci ha regalato il titolo dell’album mi ritrovo a pensare che, in questo album, la disillusione è stata tramutata in poesia. Riconoscere al terremoto d’esser stato una Musa. Cancellando le abitudini ha permesso di sognare ancor di più. «Oh musa non concederti ma fai sognare, che l’aspettativa muore».”
BIOGRAFIA FRAGIL VIDA www.fragilvida.com
I Fragil Vida nascono 1997 da un’idea dei fratelli David e Daniele Merighi: il loro nome è un omaggio alla poesia di Pablo Neruda “Tina Modotti è morta”. Ma è solo nel 2000 con l’inserimento nel gruppo del chitarrista e regista Diego Gavioli e dell’attore Gianluca Galletti che prende forma il loro progetto di Musica e Teatro. La band muove i primi passi alternando il cantato di David Merighi con testi recitati di Gianluca Galletti. Alla fine del 2000 il gruppo accoglie il contrabbassista Francesco Boni e il fisarmonicista Gianmarco Banzi e con questa formazione nascono i primi due album “Allez enfants”(2000) e “Musicanti di Cristallo”(2003), figli di un percorso musicale che fino al 2005 rimane legato a suoni popolari e jazz. Nel 2006, con l’uscita dal gruppo della fisarmonica lo stile diventa più personale e abbandonato il filone strettamente popolare le dinamiche diventano più rock, amplificando lo stile cantautorale che rimane da sempre la base del progetto. Ma la svolta è nelle performance live, dove il concerto tradizionale diventa anche spettacolo teatrale che prende spunto dalle basi della commedia dell’arte: quindi un contatto diretto con il pubblico, basato sul mimo e sul clownesco, con poesia alternata al grottesco. Le maschere si alternano seguendo il canovaccio battuto dal susseguirsi incalzante delle canzoni. Dal tradizionale Pulcinella che dà vita a “La Tarantella” a personaggi che prendono forma con costumi improbabili, surreali, nati dall’assemblamento di materiale di reupero, dai cestelli di lavatrici utilizzati come trampoli agli imbuti che diventano camini spara borotalco passando per scarpe-mantice a valigie traboccanti di palline colorate. Oggetti che cambiano mansione per dare adito ad una magia che fa meravigliare i bambini addormentati negli adulti e fa esultare gli ancora bambini. Questo approccio porta la band a concepire sempre più i propri album secondo una poetica pensata per lo spettacolo live, che è il fulcro del connubio tra musica e teatro che caratterizza i Fragil Vida. Le venature jazz rimangono, sottolineate dalle fitte collaborazioni con Andrea Facchini (Saxofoni, oboe). Nel 2007 inizia la collaborazione con l’etichetta bolognese La Fabbrica, che pubblica nel 2008 il terzo album “Fragil Vida” e nel 2011 il quarto lavoro in studio “Giorni Sospesi”. L’uscita del quinto disco in studio “Papà ha detto che la vostra musica è schifosa” è prevista per l’11 marzo 2014.
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