Reggio Calabria. Su Reggio è scesa la lunga notte polare. Il grigiore e l’inutilità della classe politica reggina sono un tutt’uno con i cumuli di spazzatura che regnano incontrastati tra le vie di quella che fu la città con il più bello kilometro d’Italia. Dopo l’annuncio della proroga del Commissariamento del Comune di Reggio Calabria, improvvisamente tutti coloro che protestavano contro l’aumento della Tares sono scomparsi. Forse perché le elezioni comunali si sono improvvisamente allontanate di 6 mesi. E’ vero, dobbiamo essere “Liberi di Ricominciare” (a fare che?) e il cielo è sempre pieno di “stelle” (senz’altro più di 5), ma utilizzare il disagio delle persone per ottenere vantaggi elettorali è sconvolgente. Fermo restando che dobbiamo registrare la netta chiusura della Commissione ad ogni tipo di proposta. Avevamo proposto, come Fials, la riduzione della Tares attraverso un sistema flessibile che diminuisce la tassa a carico dei cittadini all’aumentare della differenziata. E ancora per come peraltro previsto dal piano di rientro dei Commissari (delibera del febbraio 2013) la diminuzione del 30% del costo del servizi. Inoltre il Sindacato, al fine di ripristinare la riduzione del 50% della Tares per gli indigenti, i diversamente abili con reddito non superiore a 20 mila euro annuo, aveva proposto, l’elevazione dei servizi individuali a domanda per 1 milione di euro circa. Proposte quindi normativamente fattibili ed economicamente sostenibili. Tra poco le famiglie reggine, aldilà di quello che hanno detto in questi mesi i fautori del “non pago” o “pago solo il 20%”, non solo dovranno, se non pagato, pagare la Tares 2013 ma riceveranno la TARI 2014 (ex Tares) insieme alla Tasi 2014 (nuova tassa di matrice Letta – Alfano) che contribuiranno, speriamo non in modo definitivo, ad affossare le economie familiari della città. La Fials ritiene che di questo si debba parlare oggi in città. A proposito dopo 5 anni di silenzio e assenze si stanno materializzando sui muri di Reggio gli ectoplasmi degli eurodeputati canditati all’europee. Le facce sorridenti e ammiccanti fanno a pugni con gli aspetti negativi di una città allo sbando. E non serve a niente dire “addà passà a nuttat’”.
Bruno Ferraro
Segretario provinciale Fials