Motta San Giovanni. Martedì il Consiglio comunale, attesa la nomina del nuovo assessore

Motta San Giovanni (Reggio Calabria). A distanza soltanto di pochi giorni torna a riunirsi il Consiglio comunale di Motta San Giovanni. Il presidente dell’assise, Antonino Verduci, ha convocato i membri consiliari per mercoledì alle ore 9, per discutere del seguente ordine del giorno: lettura e approvazione verbale seduta precedente; rendiconto della gestione, conto consuntivo 2013; istituzione del marchio De.C.O. (denominazione comunale di origine) – approvazione regolamento; acquisizione bene demaniale ex stazione semaforica di località Capo d’Armi, conferma attribuzione del bene a titolo non oneroso.
Al di là, però, dei punti in discussione, questa nuova riunione consiliare potrebbe “certificare” il nominativo che andrà a completare la giunta guidata dal sindaco Laganà, dallo scorso mese di dicembre rimasta “monca”, dopo che Paolo Paviglianiti, per motivi personali, aveva rassegnato le proprie dimissioni dalla carica istituzionale di assessore comunale. Nel frattempo, lo stesso primo cittadino Laganà ha trattenuto a sé le deleghe di Ambiente, Commercio e Artigianato, anteriormente assegnate a Paviglianiti, mentre le indiscrezioni, ormai dell’ultimo mese, vedono proprio Antonino Verduci, l’attuale presidente del Consiglio, il nuovo membro di giunta del Comune di Motta San Giovanni. Se il nome di Verduci sarà effettivamente quello individuato dal sindaco Laganà per colmare il vuoto in giunta (ma il posto lo “rivendicano” anche Filippo Verduci e, soprattutto, Pedà), il presidente dell’assemblea comunale (che, inevitabilmente, lascerebbe tale carica), tornerebbe, così, di nuovo ad occupare lo scranno di assessore a Palazzo Alecce. Nella precedente legislatura, infatti, Verduci ha avuto assegnata, sempre dal sindaco Laganà, la delega all’Ambiente, e svolgendo un buon lavoro in questo importante e delicato settore, battendosi tenacemente, tra l’altro, per dare il via al progetto innovativo di raccolta differenziata nel paese di Motta.

Paolo Vacalebre

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