Brancaleone. “Una vita per la dama”, presentato il libro del Maestro Luigi Condemi

Luigi Condemi

Brancaleone (Reggio Calabria). In occasione del 90° anniversario della fondazione della Federazione Italiana Dama, avvenuta a Roma nella Sala d’Onore del Coni, alla presenza del suo presidente nazionale Giovanni Malagò e del presidente della federazione Mondiale (Fnjd) Harry Otten, nel corso della cerimonia, è stato presentato il libro di Luigi Condemi, di Brancaleone “Una vita per la dama”, Gran Maestro Problemista. Condemi, deceduto nel giugno del 2008, è considerato dagli esperti uno dei più grandi compositori italiani di tutti i tempi e il più grande dell’ultimo ventennio, sicuramente l’unico di caratura internazionale. La raccolta antologica postuma di Finali e Problemi del Maestro è stata fatta a cura del campione del Mondo Michele Borghetti. Il libro rappresenta una progetto che l’Autore stesso desiderava realizzare quando ancora era in vita. Prima di morire aveva raccolto molti dei suoi lavori in due volumi dattiloscritti ma il progetto rimase in seguito incompiuto. Oltre a questi lavori si sono poi aggiunti tutti quelli che il M° Gianfranco Borghetti e Mauro Giusti hanno rintracciato su “Damasport”, sui numerosi giornali e altre riviste specializzate. Il Maestro Condemi era particolarmente interessato allo scambio culturale con compositori e problemisti appartenenti a diverse nazionalità ed ha collaborato con molti di loro per lunghi anni essendo stato uno dei rari compositori italiani che ha anche composto su dama internazionale. Ma chi era Luigi Condemi, nato a Brancaleone il 29 giugno 1929, che ha lasciato un segno nel mondo damistico nazionale e internazionale? Luigi Condemi è stato uno dei figli più illustri di Brancaleone che con le sue gesta ha tenuto alto, per molti anni, il nome del suo paese, della Calabria e dell’Italia. L’attività damistica di Condemi, lo “sport della mente” come amava definirlo, è stata costellata da tanti successi diventando ben presto un punto di riferimento nel panorama nazionale e internazionale dei problemi damistici. E’ stato un campione silenzioso che ha meditato le sue mosse sorretto da capacità intuitive, riflessive, razionali e creative. Memorabile è stata la sfida per corrispondenza ingaggiata nel campionato mondiale del 1963 con il campione in carica Jach Moll. Ebbene, alla fine della sfida, durata oltre ventinove mesi, Condemi, con alcune mosse strabialianti, ha dato “scacco matto” al suo avversario laureandosi campione del mondo. Infine, Condemi, era un convinto sostenitore che il gioco della dama dovesse entrare tra le materie d’insegnamento a partire dalle scuole elementari perché il gioco della dama non è solo un momento di evasione o passatempo ma che assume diversi significati che servano da completamento alle materie curriculari perché inculcano nella mente di chi lo esercita principi di abilità, rispetto e legalità e non permette che si radichi, quindi, il sospetto della corruzione. La cittadinanza di Brancaleone è rimasta contenta per l’attestato di stima riservato al Grande Maestro Luigi Condemi.

Agostino Belcastro

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