“Affogato” dai debiti di gioco tenta di annegare nello Stretto, salvato da un passante sul Lungomare

Reggio Calabria. Un uomo, un quarantenne, ha tentato il suicidio alle prime luci dell’alba di questa mattina. L’uomo si è gettato nelle fredde acque dello Stretto, completamente vestito, deciso a farla finita. “Affogato” dai debiti di gioco, voleva annegare. Fortunatamente il suo piano è stato scompaginato da un passante, l’assistente capo di Polizia Penitenziaria Luigi Nista, il quale stava facendo jogging sul Lungomare ed  ha assistito alla scena e gli ha prestato i primi soccorsi riuscendo a trarlo in salvo sulla spiaggia. L’assistente capo della Penitenziaria ha tranquillizzato l’uomo ed ha allertato i Carabinieri. Già in ipotermia a causa della temperatura dell’acqua, l’uomo è stato poi soccorso da un’ambulanza del Suem 118, ricoverato in ospedale non versa in pericolo di vita. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile, diretto dal maresciallo capo Andrea Romano con il coordinamento del tenente Antonio Di Mauro. L’uomo, affetto da “ludopatia” (il gioco d’azzardo patologico), aveva accumulato debiti di gioco. Un “male” diffuso almeno quanto le sale da gioco che sempre più spesso aprono i battenti in città.

Fabio Papalia

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