Roma. Al Ministro dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca – Per sapere – premesso che: “Save the Children”, l’Organizzazione che dal 1919 lotta per salvare la vita dei bambini e difendere i loro diritti, con il contributo di un comitato scientifico , ha recentemente pubblicato il suo primo rapporto “La Lampada di Aladino – L’Indice per misurare le povertà educative e illuminare il futuro dei bambini in Italia”; con tale rapporto, Save the Children per la prima volta ha misurato la povertà educativa redigendo un Indice. Una fotografia su base regionale che conferma una situazione grave, in cui i servizi e le agenzie educative risultano incapaci di offrire ai bambini – in particolare a quelli che provengono da contesti difficili – competenze ed esperienze indispensabili per la loro crescita. Ne consegue che lo svantaggio si trasmette di generazione in generazione e i problemi si amplificano, come attestano le percentuali estremamente elevate di dispersione scolastica soprattutto nelle regioni del Sud ; da tale rapporto emerge infatti una situazione drammatica nelle regioni meridionali del Paese in cui è particolarmente “scarsa e inadeguata” l’offerta educativa e formativa per bambini e adolescenti. Sono pochissimi gli asili nido, solo per il 2,5% dei bambini in Calabria, e altrettanto poche le scuole dove funziona il tempo pieno. Meno del 30% dei minori fa sport. Mentre per i libri e l’arte la situazione è piuttosto preoccupante: solo il 16% dei minori campani ha visitato un monumento nell’ultimo anno, e addirittura solo il 12% dei ragazzi calabresi; la situazione diventa allarmante quando si tratta di dispersione scolastica: nelle regioni meridionali va dal 22 e 25,8%, mentre l’Ue ha posto obiettivo del 10% al 2020. Un dato difficilmente raggiungibile senza un piano serio e concreto che abbatta la dispersione scolastica con misure efficaci e con il coinvolgimento di istituzioni e famiglie; la ‘povertà educativa’ che colpisce i bambini del sud Italia in modo inaccettabile, si inserisce in un contesto economico e sociale che si va facendo allarmante. Basti pensare che oltre un milione di minori in Italia sono colpiti dalla povertà economica, gran parte dei quali proprio nelle regioni del sud:- se il governo sia a conoscenza dei dati relativi alla ‘povertà educativa e formativa’ nelle regioni meridionali, con particolare riferimento alla Calabria; quali iniziative urgenti ed efficaci intenda adottare per contrastare la “povertà educativa e formativa”, non solo per rafforzare le competenze dei bambini e garantire loro il diritto all’istruzione ma anche per sottrarli al rischio di coinvolgimento in circuiti illegali e per supportare le famiglie in situazione di povertà.
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