Motta San Giovanni (Reggio Calabria). Tutto pronto, o quasi, per il concorso “Società Civile e Cultura per la Legalità” organizzato dalla Pro loco del Comune di Motta San Giovanni. E’ scaduto, infatti, nei giorni scorsi, il bando dello stesso concorso intitolato a Pier Luigi Vigna, il procuratore antimafia scomparso nel 2012. “Sono state numerose le scuole della provincia di Reggio Calabria che hanno presentato lavori – spiega Ida Cotrupi, presidente della Pro loco – , sviluppando una riflessione sulla legalità, nella convinzione che l’antimafia non possa esaurirsi nella retorica dei discorsi e delle celebrazioni, ma debba tramutarsi in cittadinanza attiva per un mutamento delle cose e della società”. La premiazione avverrà il prossimo 24 maggio, alle ore 9.30, presso la sala convegni del ristorante “Al Faro” di Lazzaro e, nella stessa giornata, verrà organizzato un momento di confronto con personalità che si sono distinte nel campo della legalità. La giuria, che valuterà secondo i criteri fissati nel bando, è composta dal presidente Luigi Riello (sostituto procuratore Suprema Corte di Cassazione), e dai componenti Luigi Malice (artista), Silvio Mavilla (professore ordinario della Cattedra di Tecnica della fotografia – Accademia delle Belle Arti di Reggio Calabria), Antonia Dora Restuccia (professoressa), e Giovanna Di Dia (Pro loco del Comune di Motta San Giovanni). “Le mafie – spiega la stessa Ida Cotrupi – rappresentano un pericolo perché minano le basi della democrazia, del mercato e della convivenza civile. Accanto all’opera di contrasto svolta, a livello repressivo, dalle forze dell’ordine e dalla magistratura, è essenziale rafforzare il versante strategico della prevenzione. E’ necessario che la lotta contro le mafie sia portata avanti simultaneamente su più fronti e su più livelli,in particolare sul terreno dell’azione di promozione sociale, di educazione e crescita culturale”. “Percorsi di libertà – aggiunge il presidente della Pro loco -, cittadinanza, legalità, giustizia, solidarietà sono il valido antidoto al proliferare della violenza mafiosa. Le mafie temono il sapere, perché la conoscenza rende gli uomini liberi e consapevoli dei propri diritti”. Ecco, quindi, perché la Pro loco del Comune di Motta San Giovanni ha ritenuto importante il coinvolgimento delle istituzioni scolastiche in un processo di radicamento della cultura della legalità.
Paolo Vacalebre