Reggio Calabria. Si è tenuta stamani l’udienza del processo, celebrato dinanzi al Tribunale di Reggio Calabria presieduto da Natina Pratticò, che vede imputato l’ex comandante dei vigili di Bagnara Calabra, Giuseppe Bellantone, arrestato nel febbraio 2013 per corruzione, tentato peculato e falso.
Secondo l’accusa, sostenuta in aula dal pm Antonella Crisafulli, Bellantone, difeso dagli avvocati Lorenzo Gatto e Francesco Albanese, avrebbe riconosciuto all’Istituto per la famiglia onlus rimborsi per il servizio di assistenza al traffico per spese in realtà mai sostenute. Oltre a Bellantone, infatti, sono imputati il presidente della cooperativa, Demetrio Amodeo, uno dei soci della Onlus, Giuseppe Surace, e i fratelli Carmelo e Antonio Furci, titolari di una concessionaria che, sempre secondo l’accusa, senza autorizzazione esponeva auto in vendita in piazza Sfalassà.
L’udienza di oggi è stata dedicata alla deposizione dell’ex comandante della locale Stazione Carabinieri, Aniello Camardella, il quale ha relazionato sule informative redatte durante le indagini, e in particolare sulle intercettazioni avvenute a bordo dell’autovettura del comandante dei vigili urbani. Secondo l’accusa le intercettazioni confermano l’attività illecita posta in essere dal comandante. La prossima udienza è stata fissata al 21 maggio prossimo, per il controesame del sottufficiale.
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