Reggio Calabria. Salendo da Condera verso Gambarie la frazione più popolosa che incrociamo è la ridente Terreti. A non più di 15 min da Reggio Centro si giunge alle porte di quello che dovrebbe e potrebbe essere un paese-modello e non una “periferia” della città.
Il paesaggio è strepitoso e Terreti ha donato alla città importantissime testimonianze storico-artistiche e culturali; non ultimi i resti di architetture sacre bizantine (Abbazia di Santa Maria) conservate presso il Museo Nazionale, nonché presso la centrale Chiesa degli Ottimati (alcuni mosaici). La posizione geografica consentirebbe realmente uno sviluppo prestigioso di tutta l’area ma Terreti, come altre frazioni dell’ex Xima circoscrizione, è letteralmente abbandonata a se stessa oltre ogni livello di tolleranza civile.
Da qualche mese un centinaio di metri prima di scorgere le prime case del paese a fare da “biglietto da visita” una vergognosa ed indecorosa discarica che accoglie ogni sorta di rifiuto sotto l’incuranza totale delle Istituzioni e dei soggetti preposti alla raccolta ed al servizio. Dopo aver verificato la totale inerzia ed il progressivo peggioramento della situazione ho deciso, da cittadino della stessa Circoscrizione, di alzare il telefono e segnalare prontamente al Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri la Discarica in questione grazie a delle foto fornitemi da abitanti del luogo. Sarà prodotta a breve un’ordinanza di bonifica dell’area che ha troppo atteso senza che nessuno intervenisse. In un posto normale non si dovrebbe arrivare a denunciare ad organi di controllo situazioni così gravi dal punto di vista del decoro e degli elementari standar di civiltà.
Situazioni simili si registrano anche a Pellaro, a Mosorrofa, a Gallico ed in molte zone collinari; soffre tutta la periferia mentre ancora qualcuno ha il coraggio di sostenere che l’emergenza è finita mentre il piano della differenziata porta a porta obbligatoria non parte mai contravvenendo le leggi in materia. Qualcuno pagherà ma non devono essere certo i cittadini. Terreti ed i suoi abitanti meritano tutto il prestigio e la dignità che gli spettano; una volta per sempre.
Filippo Sorgonà