Locri. Sindaco e Vicesindaco rispondono al Movimento “LocRinasce”

Locri (Reggio Calabria). Il Sindaco, Giovanni Calabrese, ed il Vicesindaco, Raffaele Sainato, vista la richiesta da parte del Circolo Locrinasce, e trascorso un anno esatto dalle elezioni amministrative, dopo un’attenta e pacata riflessione, hanno ritenuto opportuno fornire una giusta risposta. Dopo un anno di insulti e di illazioni sia sul piano politico che su quello personale, non si capisce a che titolo e con quale facoltà si possa pretendere un comportamento diverso da chi, oggi, è stato chiamato ad amministrare la cosa pubblica. Quindi, chi “esige dall’Amministrazione una condotta più consona al ruolo istituzionale …” dovrebbe avere, pur nella totale libertà di critica dell’operato della stessa, un atteggiamento di maggiore rispetto delle Istituzioni, delle persone e dei ruoli. È giusto attaccare, criticare, persino sospettare una Istituzione, pretendere trasparenza nei metodi e chiarezza nelle azioni, ma ciò non significa dover distruggerla o voler piegarla ai propri interessi. Il dubbio è un doveroso esercizio di cautela e prevenzione dal degrado morale che può arrivare ovunque, come dimostrano sia la storia dell’umanità che la cronaca quotidiana. Qualsiasi Istituzione, compreso quella del Sindaco Calabrese, deve poter essere criticata, setacciata e messa in discussione; qualsiasi Istituzione dovrebbe sottoporsi al giudizio di un’alta, vera e credibile, critica e ancor più fornire risposte limpide e convincenti sulle proprie malefatte, non le preconfezionate difese di categoria, sempre scivolose e spesso astruse. Come si può, quindi, pretendere di “ammonire” qualcuno quando il proprio comportamento è da espulsione con successivo “daspo”? Sono stati tirati in ballo i riferimenti ideologici del circolo “Locrinasce”, quali Calamandrei, Berlinguer, Falcomatà, mugugnando, ovviamente, su Julius Evola (citato dal Sindaco) e Giuseppe Scopelliti. I “moralisti” locresi dimenticano (oppure l’hanno omesso volontariamente?) di raccontare ai cittadini, la loro condotta che ha determinato la sacrosanta, ferma e determinata reazione dell’Assessore Sainato, che come riferimento ideologico non si rifà certamente ad Evola, ma sicuramente ad altri autorevoli e nobili politici quali De Gasperi e Misasi.
Ma:

Tale atteggiamento, secondo loro, sarebbe stato ricambiato con vassoi di bignè e spumante? Inutile riportare anche quello che suddetti esponenti rappresentanti di codesto pseudo movimento politico pensano e dicono, in particolar modo del Sindaco e del Vicesindaco della Città, e del male che vorrebbero riservare agli stessi. È altrettanto chiaro come i loro insulti, le loro falsità, il loro squallore, non hanno mai impressionato, più di tanto, Sindaco e Vicesindaco. Praticamente, in una sola serata, sono riusciti a raggiungere l’apice dello squallore della loro condotta politica e, non contenti, hanno sintetizzato la loro esemplare “condotta istituzionale” in un manifesto sottoscritto da tutti i componenti dell’opposizione. Ed ora che fanno: si indignano perché il Vicesindaco Sainato ha in modo chiaro ed inequivocabile ricordato di chi sono le responsabilità politico – amministrative della grave situazione ereditata, che oggi si avvia ad essere sanata grazie al coraggio di un gruppo di persone che amministra la Città assumendosi importanti responsabilità; al contrario di altri che, per non assumersi responsabilità e non avendo altro da prendere, hanno preferito la nota via di fuga. Potevano veramente pensare che una semplice fuga avrebbe cancellato trent’anni di razzie e di spropositi amministrativi? Se lo hanno fatto, si sono sbagliati e hanno fatto male i calcoli. La ferita per la Città, cagionata da quell’azione politico – amministrativa, è così profonda che purtroppo resterà in ognuno di noi una traccia indelebile e ci vorranno numerosi anni per riuscire a sanare il tutto. Alla prima esperienza politica, nel corso dell’Amministrazione Macrì, sicuramente abbiamo commesso errori. Ma proprio da quella importante esperienza e “palestra” politica, oggi, ancora giovani, siamo pronti ad affrontare la fase più difficile della vita politico – amministrativa della Città, restituendole prestigio e dignità, nonché quella identità persa negli anni per colpa di queste persone. Come detto in Consiglio Comunale, oggi i cittadini onesti ed intelligenti osservano ed apprezzano lo sforzo e l’impegno che stiamo mettendo in atto. In un anno è impensabile, data la gravosa situazione, riuscire a fare di più.
Però, nonostante tutto:

Non tenendo conto di quanto fatto all’interno dell’apparato amministrativo:

Altri e tanti interventi sono al vaglio di noi Amministratori che abbiamo un solo ed unico obiettivo: far riemergere la nostra Locri. Sì, Locri deve riemergere, perché Locri è stata affossata! E probabilmente è stata affossata volutamente. I signori che oggi parlano, insultano e mistificano la realtà, sono gli eredi politici di coloro i quali sono responsabili delle disgrazie di Locri. Alla luce di quanto evidenziato, siamo sicuri che il coordinamento di “LocRinasce” farebbe bene a riflettere un po’ di più su quanto è stato fatto dai loro predecessori per la Città di Locri, su quanto stanno facendo loro per il bene di tutti i cittadini, rapportandolo a quanto è riuscita a fare l’Amministrazione Calabrese in soli 12 mesi.

Exit mobile version