Processo Terra Bruciata. Il pm Stefano Musolino chiede 10 anni di reclusione per entrambi gli imputati

Reggio Calabria. ​Il pm della DDA di Reggio Calabria, Stefano Musolino, al termine della requisitoria nell’ambito del processo “Terra Bruciata”, celebrato col rito abbreviato dinanzi al gup Carlo Indellicati, ha chiesto la condanna a 10 anni di reclusione e 5 mila euro di multa per ciascuno dei due imputati, Claudio Bianchetti e Antonino Sinicropi, per i reati di estorsione e associazione a delinquere di stampo mafioso. L’udienza è stata rinviata al prossimo 5 giugno per le repliche dello stesso pm. Lo scorso 12 maggio il boss Pasquale Libri è stato condannato a 18 anni di reclusione nell’ambito dello stesso procedimento celebrato col rito ordinario, che paradossalmente è già terminato rispetto all’abbreviato. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Stefano Musolino, hanno dimostrato come Libri – ritenuto il capo dell’omonimo clan – abbia continuato a dettare regole all’interno della cosca, nonostante la scarcerazione ottenuta per motivi di salute, gestendo in particolare il racket delle estorsioni. Al suo servizio sarebbero stati Bianchetti e Sinicropi, che hanno scelto di essere giudicati col rito abbreviato. La settimana precedente al 12 maggio, ancora Pasquale Libri era stato condannato a 20 anni di reclusione al termine del processo “Meta”.

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