Reggio Calabria. I difensori di Chiara Rizzo, gli avvocati Candido Bonaventura e Carlo Biondi, sono appena entrati nel carcere di Arghillà, dove è fissato per le ore 11,30 l’interrogatorio di garanzia della donna. La Rizzo, moglie dell’ex deputato Amedeo Matacena, fuggito a Dubai dopo la condanna per concorso esterno in associazione mafiosa, è stata estradata qualche giorno fa da Nizza dove è stata arrestata due domeniche fa dalla polizia francese su mandato d’arresto europeo in quanto destinataria di ordinanza di custodia cautelare in carcere per intestazione fittizia di beni e procurata inosservanza di pena nell’ambito dell’operazione Breakfast, che ha visto finire in carcere, con l’accusa di procurata inosservanza di pena, anche l’ex ministro Claudio Scajola.
I due difensori della Rizzo hanno annunciato che presenteranno un’istanza, che è già stata inviata via email stamani al gip Olga Tarzia, per dar modo al giudice di studiare con più calma la richiesta dei legali. Sostanzialmente la difesa lamenta la violazione dell’articolo 104 comma terzo del codice penale, che riguarda il differimento del colloquio con i difensori, che nel caso di indagini preliminari e nel caso di indagati “in vinculis”, ossia sottoposti a misura cautelare degli arresti, non può essere superiore a 5 giorni. Ebbene, sostengono i legali della Rizzo, i cinque giorni sono ampiamente trascorsi, visto che secondo loro vanno computati anche i sette giorni trascorsi agli arresti in Francia, più quelli trascorsi nella casa di reclusione di Arghillà. Gli avvocati, dunque, chiedono di annullare il differimento del colloquio e poter interloquire con la propria assistita prima che ella debba sostenere l’interrogatorio. A seconda della decisione del gip, muterà la strategia difensiva. Se il gip dovesse accogliere l’istanza, gli avvocati avranno subito modo di confrontarsi con la donna, e subito dopo la donna potrebbe sostenere l’interrogatorio anche con i pm, altrimenti è probabile che i legali consiglieranno alla donna di avvalersi della facoltà di non rispondere.
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