San Mauro Marchesato. Lite tra vicini, accoltellato a morte: Carabinieri arrestano presunto assassino

I Carabinieri sul luogo del delitto

San Mauro Marchesato (Crotone). Nella notte appena trascorsa, un tragico quanto ancora poco chiaro fatto di sangue è accaduto a San Mauro Marchesato: una lite, l’ennesima, tra due vicini che abitavano nella medesima palazzina in via San Leonardo, è sfociata in un drammatico e sanguinoso omicidio. Verso le 00.05 è giunta la chiamata al 112 della Centrale Operativa di Petilia Policastro di un vicino di casa che informava dell’avvenuto accoltellamento tra due condomini tra il piano terra e lo spiazzale del cortile interno di una palazzina del paese. Immediatamente sul posto sono state inviate quattro pattuglie, della Stazione di Santa Severina (competente sul territorio di San Mauro) e del Nucleo Radiomobile che giunte sul posto hanno trovato Giovanni Scarfone, 44 anni, già deceduto, riverso nel cortile interno in una pozza di sangue. Immediatamente è iniziata una azione tanto rapida quanto determinante di ricerca nei pressi nel caseggiato, tanto che è stato quasi immediatamente avvistato un altro uomo, presso delle siepi, che aveva delle macchie di sangue. Il Comandante di Stazione ha subito riconosciuto Salvatore Drammis, 28 anni, noto all’Arma locale proprio per i rapporti non idilliaci con la vittima. L’uomo, ai militari che gli chiedevano conto delle sue condizioni fisiche (presentava piccoli tagli al braccio ed una modesta ferita alla gamba) ha detto di essere stato aggredito da Scarfone con un coltello, ed una volta riuscito a disarmarlo “era stato costretto” a colpire con alcuni fendenti il rivale. Proprio in virtù delle ferite che l’uomo presentava è stato opportuno condurlo all’Ospedale Civico di Crotone per le medicazioni del caso: tuttavia, i militari, forti anche delle prime risultanze investigative a seguito del sopralluogo, prima di inviare Drammis al pronto soccorso, lo hanno dichiarato in arresto per omicidio e lo hanno trasportato “in vinculis” sull’ambulanza.
È bastato poco ai Carabinieri per accertare che la dinamica confessata dall’arrestato non fosse quella realmente avvenuta: dalla ricostruzione dei fatti, Salvatore Drammis avrebbe bussato alla porta di Giovanni Scarfone, il quale ha aperto la porta praticamente seminudo, ed immediatamente lo avrebbe colpito una prima volta, per poi, presumibilmente a seguito di una colluttazione, spostarsi dall’uscio di casa della vittima, prima nell’androne del palazzo e successivamente nel cortile interno. Inoltre, da una rapida ispezione cadaverica, risulterebbero sulla vittima almeno nove profonde ferite nella zona toracica, mentre anche grazie a risultanze testimoniali, si è appurato che almeno due delle tre ferite riportate da Salvatore Drammis dovrebbero essere state auto-procurate, probabilmente nell’ottica di render credibile la versione dell’aggressione subita.
Sul posto è intervenuto il sostituto procuratore di turno Carluccio, il quale dopo aver coordinato le prime operazioni, ha disposto che il corpo della vittima fosse posto a disposizione dell’autorità giudiziaria in attesa di opportuno esame autoptico. Salvatore Drammis, successivamente alle operazioni di foto segnalamento, è stato condotto alla Casa Circondariale di Siano (CZ).
Ciò che rimane da appurare è ora quali siano stati i reali motivi di tanta ferocia, posto che tra i due soggetti coinvolti era noto che non corresse buon sangue: nel passato vi erano state delle querele reciproche, peraltro recentemente rimesse, per ingiurie e minacce ma nulla che potesse giustificare tanta determinazione ed efferatezza in quanto accaduto stanotte. I Carabinieri della Stazione di Santa Severina, unitamente ai colleghi del Nucleo Operativo, nelle prossime ore cercheranno di far luce sulle reali dinamiche relazionali tra i soggetti, cercando di addivenire al vero movente del delitto.

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