Reggio Calabria. Il dato imponente raggiunto dal Partito Democratico in queste elezioni europee consegna a Matteo Renzi un mandato pieno nel processo di riforma che il nostro governo sta adottando in Italia e da forza e consapevolezza nel ruolo che l’Italia deve giocare in Europa e nel peso politico del Pd dentro il Pse. In nessuno dei grandi paesi europei viene raggiunto da alcuna formazione politica il 40 % dei consensi. Rivisitando la storia di quello che è successo in Italia serve tornare agli storici risultati che raggiungeva la Democrazia Cristiana con Fanfani per riprendere un dato similare in un quadro di così grande fiducia e consenso verso una formazione politica di governo.
Il messaggio di Matteo Renzi è un messaggio di speranza, di fiducia che gli italiani hanno voluto accordare all’unico partito credibile oggi nel panorama politico Italiano. Intercettare un consenso così vasto vuole dire raccogliere una grande responsabilità che non può essere dispersa e che va consolidata andando avanti con le riforme, che va ampliata ridefinendo il nostro peso e il nostro ruolo nelle scelte comunitarie, che va consolidata mantenendo la barra dritta su tutta una serie di questioni che fanno della nostra forza l’unica credibile e chiara.
Il messaggio del “Lingotto” lanciato tanti anni fa da Walter Veltroni di un partito a “vocazione maggioritaria” inteso come punto di riferimento di mondi e realtà tali da raccogliere da solo una maggioranza autosufficiente in modo da essere un perno inamovibile di un alleanza riformista e progressista con questo dato si è realizzato.
La proiezione che ci viene data ci impone di dettare un agenda politica per un ciclo riforme che possano realmente stravolgere il nostro paese e riportarlo alla normalità. Matteo Renzi ha fatto breccia dentro il mondo moderato ma soprattutto ha riscosso la fiducia di quell’elettorato deluso che si era rassegnato a vedere il Pd come un partito di opposizione. Con questo dato si è riaccesa la speranza, la voglia di aprire un ciclo fatto di responsabilità ma soprattutto di volti nuovi e di idee innovative. Con questo dato l’elemento principale da analizzare è la centralità del Partito Democratico nella vita politica del nostro paese. Non dobbiamo disperdere questo grande messaggio che ci è stato consegnato, non possiamo fermare una vera e propria rivoluzione politica sociale e democratica che finalmente ridarà una nuova identità all’Italia. In Calabria questa rivoluzione si deve compiere attraverso un patto generazionale e di solidarietà dentro la galassia democratica. Le importanti sfide che ci dovranno vedere in prima linea non possono prevedere divisioni tali da disperdere questo grande patrimonio che questo dato elettorale ci ha affidato. Pensare che ogni giorno si possa consumare una conta interna al partito in stile congressuale è quanto di più sbagliato e miope possibile. Le logiche correntizie in questi anni in Calabria hanno bloccato e tamponato tutti i fermenti positivi che avrebbero potuto realmente rilanciare il partito e che oggi sono stati determinanti per non eleggere nessun calabrese, almeno in prima battuta dentro il Parlamento Europeo. La fiducia della nostra terra va conquistata, la sfida per aprire un nuovo ciclo di governo in Calabria va affrontata con chiarezza, dipende solo da noi.
Antonino Castorina
Responsabile Esteri segreteria nazionale Giovani Democratici