Reggio Calabria. Questa mattina alle ore 12.30 presso gli uffici del Centro operativo Dia di Reggio Calabria, si è tenuta la cerimonia di passaggio delle consegne tra il colonnello Gianfranco Ardizzone e il colonnello Gaetano Scillia. Alla cerimonia (in foto da sinistra: Ardizzone, De Felice, Scillia) ha presenziato il direttore della Dia, Arturo De Felice, che nell’occasione si è complimentato con il personale del centro operativo per i brillanti risultati ottenuti nel corso dell’anno e in particolare per la recentissima operazione Breakfast. Il colonnello Ardizzone da lunedì andrà a dirigere la prestigiosa sede del Centro operativo Dia di Caltanissetta, dove ha già diretto sino a pochi anni or sono il Comando provinciale della Guardia di Finanza. Giunto a fine luglio 2011 alla guida del Centro operativo reggino, il colonnello Ardizzone si è subito fatto apprezzare per l’altissima professionalità e per la sua capacità di dialogare sinergicamente con i vertici delle varie Autorità istituzionali alla sede nonché coordinando efficacemente anche l’attività della dipendente Sezione operativa Dia di Catanzaro.
Numerosi i risultati ottenuti in questo triennio dal colonnello Ardizzone nella lotta alla criminalità organizzata, dal sequestro dei beni, molti dei quali passati in confisca, alle operazioni strettamente di polizia giudiziaria. In particolare sotto la sua direzione il Centro operativo di Reggio Calabria, ha operato un salto di qualità aggredendo ingentissimi capitali mafiosi e sequestrando beni per un valore complessivo di circa un miliardo di euro, di cui parte di questi per un valore di circa 350 milioni di euro passati in confisca.
Tra i risultati più importanti si possono annoverare i sequestri beni nei confronti dell’imprenditore Vincenzo Oliveri per un valore di oltre 325 milioni di euro, degli imprenditori Siclari e Rappoccio per un valore di oltre 230 milioni di euro, dell’imprenditore Rocco Musolino per un valore di circa 150 milioni di euro, degli imprenditori Suraci-Crocè per un valore di oltre 125 milioni di euro, dell’imprenditore Marcaccini per un valore di 115 milioni di euro e altri ancora che tanta eco hanno suscitato negli organi di informazione.
Ma anche nelle indagini prettamente di polizia giudiziaria, il colonnello Ardizzone si è distinto con la recentissima operazione Breakfast, con gli arresti eccellenti dell’ex ministro Claudio Scajola e dei prestanome del latitante Amedeo Matacena, indagini tuttora in corso. Ed ancora con l’operazione Cosmos e gli arresti di soggetti gravitanti nel clan dei Libri di Reggio Calabria per vicende connesse ai lavori del nuovo Palazzo di Giustizia e con l’arresto di altri soggetti e l’operazione Assenzio dello scorso anno con l’arresto degli imprenditori Suraci e Crocè, responsabili della grande distribuzione reggina.
Si insedierà al suo posto il colonnello della Guardia di Finanza Gaetano Scillia, 56 anni, che giunge da Caltanissetta dove, negli ultimi quattro anni, ha retto il Centro operativo della Dia nissena. Un ritorno, quello del colonnello Scillia, alla Dia di Reggio Calabria, dove dal 1999 al 2004, da tenente colonnello, ha ricoperto il ruolo di capo del Settore investigazioni preventive e, sino al 2004, quello di vice capo Centro.
L’esperienza professionale del colonnello Scillia è cominciata alla guida della Sezione operativa della Prima compagnia di Milano (1981-82). In seguito ha ricoperto l’incarico di comandante di plotone e poi di insegnante degli allievi sottufficiali presso il II Battaglione di Cuneo dal 1982 al 1984. Dal 1986 al 1992 ha guidato la 3ª Compagnia della Guardia di Finanza di Palermo e dal 1992 al 1996 il secondo Gruppo della stessa città. Dal 1996 al 1999 il colonnello Scillia ha comandato il Gruppo della Guardia di Finanza di Catanzaro, poi la parentesi reggina e, successivamente l’incarico di capo Sezione della Dia di Messina, dal 2005 al 2010, anno in cui assume la direzione del Centro operativo Dia nisseno.
Il colonnello Scillia, nel corso della sua attività alla Dia di Caltanissetta, ha portato a termine molte e importanti operazioni, sia nel settore delle indagini giudiziarie che in quello della lotta ai patrimoni illecitamente accumulati dalle organizzazioni mafiose.
Nel campo delle indagini giudiziarie ha personalmente diretto e guidato tutte le attività investigative che hanno consentito di giungere agli importantissimi arresti, eseguiti rispettivamente nel corso del 2012 e del 2013, dei boss e gregari mafiosi palermitani (alcuni dei quali mai interessati alle relative attività investigative), a vario titolo coinvolti nelle tragiche stragi mafiose del 1992, nel corso delle quali persero la vita Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e gli agenti delle loro scorte.
Con riferimento al contrasto ai patrimoni illecitamente accumulati dalla criminalità organizzata, uno degli obiettivi strategici affidati a livello centrale alla Dia, il quadriennio 2010/2014, ha fatto registrare la cifra di oltre 390 milioni di euro complessivamente sequestrati e/o confiscati alle cosche nissene ed ennesi.
LA qualità delle operazioni di sequestro e confisca condotte dall’Ufficiale delle Fiamme Gialle è emersa nettamente non solo dalla percentuale dei beni confiscati rispetto a quelli sequestrati (in atto pari al 70%), ma anche dal fatto che le cosche colpite dai provvedimenti coercitivi reali si collocano ai vertici tra le organizzazioni di cosa nostra e della stidda operanti nelle province di Caltanisseetta ed Enna.
Il colonnello Scillia, laureato in giurisprudenza ed in scienze della sicurezza economica e finanziaria, nel corso della sua carriera ha ricevuto 60 ricompense di ordine morale in settori di servizio diversi. Nei prossimi giorni sarà impegnato in alcune visite istituzionali in città.
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