Scilla (Reggio Calabria). Giorni di suspance per la politica scillese. L’attesa è tutta per il civico consesso del 4 giugno (ore 14,30). Ammesso che la seduta si tenga, c’è da affrontare un tema scottante: “esame delle condizioni di compatibilità e verifica inesistenza condizioni di decadenza del consigliere comunale Mariano Giordano”. L’aria che tira non sembra buona. Da qui a mercoledì, sulla maggioranza guidata dal sindaco Pasquale Caratozzolo potrebbe abbattersi una tempesta. E le sorti del Consiglio comunale sarebbero segnate. Nulla di più trapela dall’avviso di convocazione dell’assise cittadina, ma alla base della fissazione del punto pare che vi sia una sentenza della Cassazione nei confronti di Giordano. Caratozzolo, come lui stesso riferisce senza sbilanciarsi in merito, avrebbe inserito il tema all’odg come una sorta di atto dovuto, tenendo conto dell’azione di controllo della minoranza pur non ritenendo Giordano incompatibile alla carica di consigliere.
Resta da vedere la reazione del diretto interessato per essere stato chiamato in causa. L’ipotesi di una nuova crisi sulla coalizione di governo non sembra un azzardo visto e considerato che fu proprio Giordano, nell’estate del 2012, a inaugurare i mal di pancia all’interno della maggioranza. Ma mentre lui rientrò praticamente subito nei ranghi, il consigliere Vincenzo Porpiglia e il vicesindaco dimissionario Domenico Mollica presero le distanze dal sindaco Caratozzolo continuando però l’esperienza in Consiglio. Oggi, però, la squadra di “Scilla Domani” non ce la farebbe a superare altri “colpi di testa”. Proprio perché le verrebbero a mancarle i numeri se Giordano dovesse lasciare. E non sarebbe di certo il gruppo di minoranza del Pd (retto da Pasqualino Ciccone) a salvare gli avversari.
Francesca Meduri