Reggio Calabria. La Corte d’Appello di Reggio Calabria, Iside Russo Presidente, ha condannato a 3 anni di reclusione Roberto Megale. L’uomo era accusato di favoreggiamento personale, perché avrebbe favorito la latitanza di Domenico Condello alias “micu u pacciu”, cugino del boss Pasquale Condello, detto “il supremo”. Nell’ottobre del 2012 Roberto Megale è stato arrestato dai Carabinieri nel blitz che ha condotto alla cattura del pericoloso latitante, ricercato da oltre 20 anni. Domenico Condello si stava spostando nel quartiere di Catona a bordo di un’automobile guidata da Roberto Megale. Ed è stato proprio seguendo le tracce di Megale che i Carabinieri sono riusciti a delimitare l’area della tana del latitante e a catturarlo (nella foto).
La Corte d’Appello inoltre, ha condannato lo stesso Condello alla pena di 4 anni, 2 mesi e 20 giorni di reclusione e 8 mila e 400 euro di multa per il reato di procurata inosservanza di pena.