Reggio Calabria. Ieri, i poliziotti dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico (diretto dal vice questore aggiunto Giuseppe Giliberti che stamani ha illustrato i risultati insieme al commissario capo Gesualdo Masciopinto – nella foto in alto) in sinergia con la locale Squadra Mobile (diretta dal primo dirigente Gennaro Semeraro), hanno eseguito due ordinanze di custodia cautelare in carcere ed una di aggravamento della misura degli arresti domiciliari, emesse su richiesta della Procura della Repubblica di Reggio Calabria nei confronti di tre cittadini reggini, presunti responsabili di aver commesso reati predatori.
In particolare, si tratta di Vito Morelli, 28enne originario di Melito Porto Salvo (RC), presunto responsabile del reato di furto di autovettura commesso in città lo scorso dicembre; Alessandro Bevilacqua, 27enne nato a Melito di Porto Salvo, presunto responsabile del reato di furto su autovettura commesso lo scorso 21 aprile in Reggio Calabria e di Damiano Vincenzo Bevilacqua, 32enne, presunto responsabile del furto in appartamento commesso in Pellaro.
Il primo, è stato raggiunto dal provvedimento restrittivo all’esito di articolati approfondimenti investigativi coordinati dal pm Sara Amerio che hanno coinvolto anche gli specialisti del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica (diretto dal vice questore aggiunto Diego Trotta), allorquando, lo scorso 28 ottobre, gli uomini delle Volanti avevano rinvenuto alla periferia cittadina, nel rione di Arghillà, un’autovettura rubata con all’interno un casco da motociclista. Gli accertamenti effettuati dalla sezione dattiloscopia della Scientifica sulla visiera del casco hanno evidenziato un frammento di impronta appartenente alla mano destra del Morelli. L’uomo, dopo avere appreso che gli agenti lo avevano cercato invano a casa mentre era assente, accompagnato dal proprio avvocato di fiducia, si è costituito spontaneamente presso il carcere di Arghillà.
In ordine al secondo arresto, lo scorso 19 aprile, una donna in pieno centro, aveva subito il furto della borsa mentre era a bordo della sua autovettura. La vittima, presentatasi in Questura, aveva riconosciuto dalla foto segnaletiche mostrate dagli agenti il volto del presunto ladro e, a seguito dell’attività info-investigativa immediatamente avviata e coordinata dal sostituto procuratore Massimo Baraldo, è stato identificato Alessandro Bevilacqua (già ristretto in carcere per altro reato dello stesso tipo), quale autore dell’evento criminoso. Si evidenzia come le Forze di Polizia raggiungano risultati eccellenti in presenza di una efficace collaborazione dei cittadini anche solo visionando le foto in possesso delle banche dati di Polizia in costante aggiornamento.
Non ultimo, infatti, l’arresto operato dagli agenti dell’Upgsp nei confronti di Damiano Vincenzo Bevilacqua, di 32 anni, presunto responsabile del furto in appartamento in danno di due anziane donne, le quali, in sede di denuncia hanno riconosciuto l’autore grazie al materiale fotografico messo a disposizione dalla Polizia Scientifica. L’uomo, già agli arresti domiciliari, dopo le indagini coordinate dal pm Roberto Di Palma è stato destinatario di un provvedimento di aggravamento della misura cautelare dei domiciliari, sostituita dalla custodia cautelare in carcere.