Petilia Policastro (Crotone). Nella giornata di ieri, 10 giugno 2014, i Carabinieri della Stazione di Petilia Policastro, unitamente ai colleghi del Norm (Nucleo operativo e radiomobile), hanno dato luogo ad una estesa operazione di polizia giudiziaria avente come oggetto la verifica della corretto uso ed allaccio di energia elettrica nel Comune e nelle frazioni attigue, con particolare riferimento ad esercizi commerciali.
L’attività di verifica è stata svolta congiuntamente con personale specializzato dell’Enel e ha riguardato, sia attività commerciali a grande consumo di energia (macellerie, bar, supermercati) sia case proprietà privata del paese.
Proprio in relazione ad attività commerciali di grande distribuzione, i militari hanno effettuato un controllo presso un supermercato dove già alla vista del contatore è apparsa subito chiaro come si fosse in presenza di una irregolarità: adagiato sul contatore vi era posto un magnete. Quest’ultimo è risultato essere in grado, con una potenza di 50 KG di resistenza, di decurtare la rendicontazione del consumo di energia per un importo pari al 65%, configurando in tal modo appieno la fattispecie di furto aggravato dall’utilizzo di mezzo fraudolento.
Una volta che gli specialisti dell’Enel hanno accertato il reale funzionamento di tale stratagemma, i militari della locale Stazione hanno provveduto ad identificare il proprietario del supermercato e dichiararlo in arresto in flagranza per furto aggravato (per il nostro ordinamento penale il furto di energia elettrica è assimilato al furto di una cosa mobile).
Il Pubblico Ministero di turno, Barlafante, avvisato dai Carabinieri, ha disposto che l’arrestato fosse ristretti agli arresti domiciliari presso la propria abitazione in attesa del rito direttissimo che si è tenuto oggi, con la convalida dell’arresto
L’attività di polizia giudiziaria della Stazione di Petilia , come quella effettuata nelle precedenti settimane dai colleghi delle altre Stazioni dell’Alto Marchesato rientra nell’ambito di un apposito servizio disposto dalla Compagnia di Petilia Policastro su tutti i nove comuni dell’Alto Marchesato di propria giurisdizione, volto a reprimere tale condotta illecita che talvolta viene a ledere interessi di privati ma molto più spesso causa danni economici non trascurabili all’erario pubblico.
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