Torino. Si è conclusa con l’esecuzione di 12 ordinanze di custodia cautelare l’Operazione “Skunk” condotta dalla Sezione Criminalità Organizzata della Squadra Mobile di Torino, diretta dal primo dirigente Luigi Silipo, che, nel corso circa due anni di indagini, ha portato all’esecuzione di 21 provvedimenti restrittivi a carico di altrettanti indagati con l’accusa, a vario titolo, di detenzione e cessione di sostanze stupefacenti, detenzione, porto e cessione di armi clandestine.
Il provvedimento restrittivo (rende noto un comunicato stampa della Questura che qui pubblichiamo integralmente) emesso dal gip distrettuale Massimo Scarabello su richiesta del procuratore aggiunto della Dda Ausiello e del sostituto Antonio Smeriglio ha riguardato:
- 1. RIMOSSO PER OBLIO, 43enne nato a Napoli, domiciliato a Collegno,
- 2. RIMOSSO PER OBLIO, 50enne nato a Napoli, residente a Rivalta (TO),
- 3. RIMOSSO PER OBLIO, 43enne nato a San Gennaro Vesuviano (NA), residente a Palma Campania (NA)
indagati di detenzione, porto e cessione di armi comuni da sparo
- 4. RIMOSSO PER OBLIO, 30enne nato a Torino, residente a San Mauro Torinese (TO);
- 5. RIMOSSO PER OBLIO, 33enne nato a Locri, ivi residente, attualmente detenuto presso la Casa Circondariale di Alessandria (AL);
- 6. RIMOSSO PER OBLIO, 34enne nato a Locri, residente a Careri (RC);
- 7. RIMOSSO PER OBLIO, 38enne nato a Canale (CN), residente a Portigliola (RC);
- 8. RIMOSSO PER OBLIO, 32enne nato a Locri (RC), domiciliato a Roma;
- 9. RIMOSSO PER OBLIO, 27enne nato a Locri (RC), residente a Valgioie (TO) (arresti domiciliari);
- 10. RIMOSSO PER OBLIO, 30enne nato a Torino, residente a Collegno (TO); (arresti domiciliari);
- 11. RIMOSSO PER OBLIO, 40enne nato a San Giovanni Rotondo (FG), residente a Torino (arresti domiciliari).
ritenuti responsabili di detenzione e cessione di sostanze stupefacenti.
L’indagine, durata circa due anni, ha fatto luce, in particolare, sul traffico e lo smercio, oltre che di cocaina ed hashish, di una tipologia di marijuana geneticamente modificata e dotata di un elevato principio attivo, denominata “Skunk”, fatta pervenire dalla provincia jonica di Reggio Calabria in Emilia Romagna, nella zona di Ravenna ed in Piemonte, in particolare a Torino e Santena. Nel corso della medesima attività investigativa, infatti, l’1 marzo 2012, sono stati sottoposti a fermo di polizia giudiziaria per lo smercio in Emilia Romagna:
- 1. RIMOSSO PER OBLIO, 29enne nato a Napoli,
- 2. RIMOSSO PER OBLIO, 29enne nata a Arpaia (BN),
- 3. RIMOSSO PER OBLIO, 28enne nato a Siderno (RC),
perché indiziati di aver detenuto 4 Kg. di sostanza stupefacente. RIMOSSO PER OBLIO era gravemente indiziato di essersi appropriato e di aver commercializzato autonomamente la sostanza stupefacente che custodiva per conto del presunto gruppo criminale calabrese che aveva base nelle provincie di Reggio Emilia e Ravenna, dove il medesimo si era stabilito e precisamente nei comuni di Rubiera (RE) e Massa Lombarda (RA). A causa di tale appropriazione dello RIMOSSO PER OBLIO, il presunto gruppo criminale, ai cui vertici figurerebbe il calabrese RIMOSSO PER OBLIO, sarebbe stato in procinto di attuare una violenta ritorsione nei sui confronti, opportunamente scongiurata mediante l’adozione dei provvedimenti di fermo.
Il successivo 12 marzo 2012, a seguito dei suddetti fermi, l’Autorità Giudiziaria di Ravenna, sulla scorta delle successive risultanze investigative, ha disposto il fermo d’indiziato di delitto nei confronti dei calabresi:
- 1. RIMOSSO PER OBLIO, 28enne nato a Locri (RC);
- 2. RIMOSSO PER OBLIO detto “RIMOSSO PER OBLIO”, 24enne nato a Locri (RC);
- 3. RIMOSSO PER OBLIO detto “RIMOSSO PER OBLIO”, nato a Gioiosa Ionica (RC), di 49 anni;
- 4. RIMOSSO PER OBLIO, detto “RIMOSSO PER OBLIO” nato a Locri (RC), di 33 anni;
- 5. RIMOSSO PER OBLIO, nato a Locri (RC), di 25 anni;
- 6. RIMOSSO PER OBLIO, nato a Siderno (RC), di 27 anni.
Il gruppo criminale, secondo l’accusa, produceva la sostanza stupefacente nella zona aspromontana della Locride per poi inviarlo in Piemonte prevalentemente in pacchi trasportati a bordo degli autobus che effettuano la linea Reggio Calabria-Torino, le cui aziende sono risultate estranee alla vicenda. Al fine di escludere la riconducibilità al mittente, nei pacchi venivano indicati come destinatari soggetti inesistenti. A servirsi di tale stratagemma era il gruppo “torinese” di RIMOSSO PER OBLIO-RIMOSSO PER OBLIO che riceveva la droga da RIMOSSO PER OBLIO. Quest’ultimo attualmente è detenuto perché raggiunto da analogo provvedimento cautelare in quanto coinvolto nell’operazione antidroga “Cicala”, coordinata dalla D.D.A. di Reggio Calabria e portata a termine nel febbraio 2013, che ha disarticolato un’organizzazione criminale di matrice ‘ndranghetista dedita al traffico di ingenti quantitativi di cocaina tra la Calabria e la Lombardia.
Una delle località terminali del traffico è risultato il comune di Santena (TO) dove i trafficanti, stabili nelle provincie di Modena e Ravenna, recapitavano lo stupefacente a RIMOSSO PER OBLIO, nato a Locri (RC), classe 1989, di professione panettiere. Per scoprire il traffico di stupefacenti è stato necessario decriptare alcuni termini utilizzati dagli indagati per dissimulare sia le armi che lo stupefacente. Quest’ultimo indicato per lo più con i termini “stereo, bella mora, ragazza, macchina”, le armi invece con i termini “moto e calcolatrici”, fino all’affermazione più fantasiosa del tenore: “9 anni e cammina per 21 (intendendosi un’arma calibro 9 X 21).
Alcuni dei soggetti raggiunti dal provvedimento restrittivo nel marzo 2012, sarebbero appartenenti a note famiglie di ‘ndrangheta stabili nella fascia jonica calabrese ed in particolare nei comuni reggini di Siderno e Sant’Ilario (RC). RIMOSSO PER OBLIO, classe 86, sarebbe collegato alla omonima cosca Sidernese ai cui vertici figurava RIMOSSO PER OBLIO alias “RIMOSSO PER OBLIO” classe 1946, che l’indagine “Crimine” ha stabilito essere ai vertici della “Provincia” nonché della “Società di Siderno”. Sua madre aveva lavorato nella lavanderia “RIMOSSO PER OBLIO” del “RIMOSSO PER OBLIO”, poi sottoposta a sequestro. RIMOSSO PER OBLIO, detto “RIMOSSO PER OBLIO”, classe 1990, è figlio di RIMOSSO PER OBLIO, alias “RIMOSSO PER OBLIO”, nato a Siderno (RC) classe 1954, attualmente detenuto in quanto condannato per i fatti relativi alla sanguinosa faida che negli anni ’80 e ’90 insanguinò la città di Siderno e che vide contrapposte le famiglie Costa e Commisso. RIMOSSO PER OBLIO, sarebbe appartenente alla famiglia di ‘ndrangheta dei “RIMOSSO PER OBLIO” di Sant’Ilario (RC), è il nipote di RIMOSSO PER OBLIO, assassinato nella metà degli anni ‘80 a seguito della medesima faida.
L’indagine, infine, ha appurato un traffico di armi in Piemonte gestito da RIMOSSO PER OBLIO e dal fratello RIMOSSO PER OBLIO, che venivano vendute, tra l’altro, anche a soggetti di origine campana tra i quali RIMOSSO PER OBLIO, nato a S. Gennaro Vesuviano, classe 1971.
A seguito delle perquisizioni effettuate questa mattina è stato tratto in arresto:
- 12. RIMOSSO PER OBLIO, nato a Torino, classe 1974, residente ad Alpignano (TO)
al quale è stata sequestrata una pistola calibro 6,35 con matricola abrasa presso l’abitazione. Nel corso di un’ulteriore perquisizione, effettuata presso l’abitazione di RIMOSSO PER OBLIO, sono state sequestrate sequestrare numerose munizioni di vario calibro. Complessivamente l’attività investigativa ha portato all’arresto di 22 persone, al sequestro di 2 pistole semiautomatiche calibro 9×21 e 6,35 ed alla certezza che i fratelli RIMOSSO PER OBLIO fossero al centro di un vasto smercio di armi clandestine in Piemonte. Nel corso dell’indagine, infine, è stato individuato e tratto in arresto in data 5 ottobre 2011 a Genova, RIMOSSO PER OBLIO, nato a Natile di Careri (RC), classe 1960, latitante da due anni essendosi sottratto all’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa il 21 gennaio 2009 dal Tribunale di Reggio Calabria per traffico di stupefacenti, che sarebbe inserito nella famiglia RIMOSSO PER OBLIO-RIMOSSO PER OBLIO-RIMOSSO PER OBLIO di Natile di Careri (RC), operativa anche a Torino.
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