Catanzaro. In campo sia come atleti che come addetti ai lavori, nello specifico nelle vesti di giornalisti, all’insegna dell’integrazione. Il tutto grazie al “Campionato dell’integrazione”. Stiamo parlando di un progetto promosso e finanziato dal settore pubblica istruzione dell’amministrazione comunale di Catanzaro conclusosi nei giorni scorsi dopo aver preso il via nel mese di aprile. Progetto che ha interessato diverse scuole del territorio cittadino, realizzato dalla Cooperativa sociale Tabit con la partecipazione del Comitato regionale della Lega Nazionale Dilettanti e del suo settore scolastico e con il coinvolgimento dell’Us Catanzaro sempre attenta a questo genere di iniziative. Si è trattato di un percorso didattico il cui obiettivo è stato quello di favorire l’integrazione tra studenti delle scuole di diversi plessi, sia diversamente abili che normodotati, e soprattutto di aprire loro le porte e gli occhi sul meraviglioso mondo del giornalismo. Giornalismo e sport, quindi, sono andati a braccetto per stimolare la capacità di apprendimento (prima) e di integrazione (dopo) degli alunni dei quattro istituti scolastici comprensivi interessati: Mater Domini, Casalinuovo, Mattia Preti e Pascoli Aldisio. Il progetto si è così snodato nell’arco di quattro giornate: due di teoria in ogni scuola e poi con due eventi finali alla presenza delle Autorità coinvolte con la simulazione di una conferenza stampa e quello di carattere sportivo disputato sul campo di calcetto del comitato regionale calabro della Figc.
Lezioni frontali in classe con esperti del mondo del giornalismo, che hanno guidato i ragazzi alla scoperta di questo mondo, con un occhio di riguardo a quello sportivo, ed alla comprensione di come funziona un ufficio stampa. Il primo risultato è stato la realizzazione di un giornalino con un contenuto molto “particolare”, ovvero gli articoli dei giornalisti in erba che si sono cimentati nella cronaca di quattro partite disputate dalla squadra del cuore: il Catanzaro calcio. Partite come la splendida vittoria ai danni del Perugia per arrivare sino alla delusione nella partita play off col Benevento sono state descritte dagli studenti. Il tutto, poi, con un in bocca al lupo speciale “griffato” dal presidente dell’Uesse, Giuseppe Cosentino. Due eventi finali hanno poi accompagnato il progetto alla conclusione, con la partecipazione dell’assessore comunale allo Sport ed alla Pubblica Istruzione, Tony Sgromo, del presidente del Comitato regionale calabro della Figc, Saverio Mirarchi, e del responsabile del Settore scolastico dello stesso comitato, Piero Loguzzo, nonché di due testimonial d’eccezione che sanno cosa significa crescere giovani talenti come Giulio Spader e Gianluca Procopio (ex calciatori ed allenatori delle formazioni giovanili del Catanzaro). Quest’ultimi due si sono sottoposti al fuoco incrociato degli studenti che, simulando una conferenza stampa, hanno soddisfatto le proprie curiosità su temi attuali del mondo del calcio e dello sport in generale. Ma non solo. Il tecnico della “Berretti” giallorossa, Giulio Spader, è sceso in campo con i ragazzi per disputare l’importante match dell’integrazione.
Soddisfatto per la bontà dell’iniziativa l’assessore Tpny Sgromo: “Un grazie ed i miei complimenti vanno alla cooperativa Tabit ed alle scuole interessate. Nel nostro caso, si sono unite la passione per lo sport e per il giornalismo con un risultato importante. Ai ragazzi ho augurato che gli insegnamenti ricevuti col progetto possano essere d’aiuto nella loro crescita umana e culturale”. Il presidente della Figc regionale, Saverio Mirarchi, dal canto suo, ha evidenziato: “Il Comitato regionale della Figc non poteva che rispondere con entusiasmo alla richiesta di partecipazione e di coinvolgimento nel progetto, per rimarcare come la crescita dei nostri ragazzi possa passare sia sul campo che tramite la scuola. Stiamo parlando infatti delle agenzie educative più importanti, unitamente alla famiglia, per i giovani”.
Il presidente della Tabit, Roberta Critelli ha sottolineato: “Ringraziamo l’Amministrazione comunale per l’importante opportunità che ci ha concesso, ovvero di poter trattare un tema così delicato, così come ringraziamo la Lega Nazionale Dilettanti, ma soprattutto il Catanzaro calcio per la sensibilità mostrata verso il tema e per la concreta partecipazione a questo percorso. Siamo soddisfatti di essere riusciti, grazie allo sport, a veicolare l’importante messaggio dell’integrazione”.
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