Cosenza. Taglio del diritto annuale, un danno per le imprese e il territorio

Cosenza. “Il risparmio medio di poco più di 50 euro per il diritto annuo dovuto alle Camere di commercio a carico delle imprese, approvato dal Consiglio dei Ministri nella seduta dello scorso 13 giugno, rischia di diventare un clamoroso autogoal per l’intera economia”. E’ il commento di Pasquale Monea, Commissario straordinario della Camera di commercio di Cosenza “ le imprese locali risparmierano per lo più 50 euro, praticamente nulla su un bilancio aziendale, ma in compenso avremo conseguenze devastanti sul medio e lungo termine in termini di qualità del servizio ed efficienza”. Infatti, per le Camere di commercio, che non ricevono altro tipo di trasferimento statale, il diritto annuale rappresenta la principale entrata e, grazie a questo, gli Enti camerali riescono ad espletare non soltanto le funzioni amministrative attribuite dallo Stato (basti pensare al Registro imprese) ma anche numerose attività promozionali a diretto vantaggio delle imprese (accesso al credito, internazionalizzazione, sostegno alle produzioni di qualità, valorizzazione dei prodotti tipici, innovazione, formazione, informazione economica, ecc.) e del territorio (sostegno alle infrastrutture, azioni per la legalità, ecc.). Il taglio del 50% delle entrate non potrà che tradursi necessariamente in una perdita di efficienza dei servizi cogenti e di un pericoloso taglio per i servizi di tipo promozionale.
“Grazie ad un lavoro certosino, che ha impegnato gran parte del personale e della dirigenza negli ultimi 12 mesi, il Registro Imprese della Camera cosentina si attesta oggi tra i più efficienti a livello nazionale, tagliando il traguardo del 98,8% di pratiche evase, rispetto alla media nazionale che è del 90,1%. Segno di efficacia nell’azione amministrativa è altresì il fatto che, oggi, il Registro Imprese evade il 91,4% delle pratiche in soli 5 giorni, mentre la media nazionale è dell’80,9%”. “Si tratta di un risultato importante, commenta il Segretario generale della Camera bruzia Dr.ssa Donatella Romeo, se si considera che appena un anno fà l’arretrato esistente era di circa 10.000 pratiche e la media di iscrizione di oltre 30 giorni”. La Camera di commercio conferma, in tal modo, il fatto di essere un Ente in grado di recepire le misure organizzative di efficientamento attuate nell’ultimo anno e di avere le risorse umane necessario e per fornire le giuste risposte al mondo produttivo in una terra in cui fare impresa è una missione impossibile. Un danno ancora maggiore in vista del fatto che una riforma in senso regionale delle Camere, vedrà la sede di Cosenza obbligata a cedere il passo a quella di Catanzaro, pur rappresentando Cosenza il 50% dell’economia regionale, il doppio del peso della camera capoluogo.

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