Catania. “Come si evince dalla pubblicazione della bozza di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri per i medici precari, il Ministero dell’Economia ha previsto limitazione all’accesso agli eventuali concorsi riservati. La risposta che aspettavamo, cioè la lotta al precariato non è dunque arrivata”, lo afferma Gregorio Lo Giudice, consigliere dell’Ordine dei Medici di Catania. “C’è da dire, tra l’altro, che il problema del precariato che sta destabilizzando il futuro dei giovani medici italiani non può essere risolto con un decreto; occorre che il Ministero dell’Economia in concerto con quelli dell’ Istruzione e del Lavoro stabiliscano un piano programmatico relativo all’accesso alle facoltà di medicina e ai settori specialistici medici. Il problema va infatti affrontato andando al fondo della questione più ampia del precariato stesso, cioè occorre mettere i medici nelle condizioni di poter pianificare il proprio percorso formativo e lavorativo a partire da una normativa completa e stabile nel tempo, non con interventi tappo che confondono e rendono più difficile il nostro lavoro”, spiega Lo Giudice. “Una risposta veramente efficace si avrebbe attraverso un programma, che coinvolga Stato e Regioni, che indichi quale siano la domanda e l’offerta di medici e quindi che illustri le condizioni attuali e future effettive del mercato del lavoro in campo medico. Solo attraverso un intervento del genere si può bypassare il problema degli esuberi e del precariato”, conclude Lo Giudice.
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