Motta San Giovanni (Reggio Calabria). Continua l’assordante silenzio delle istituzioni locali sui rifiuti radioattivi e/o tossici a Motta San Giovanni. La situazione ambientale di grave e straordinaria emergenza che si sarebbe determinata nel territorio di Motta San Giovanni richiede immediati interventi a tutela della salute della popolazione. Infatti dagli atti desecretati a firma dei servizi segreti italiani SISME e SISDE, sembrerebbe certa la presenza di rifiuti tossici e/o radioattivi sul territorio del Comune di Motta San Giovanni, sul confinante territorio di Montebello Ionico e in altre regioni d’Italia. E’ necessario intervenire a tutela della salute pubblica, anche in considerazione del forte incremento delle malattie oncologiche sul territorio comunale, realtà, tra l’altro, riferita dal Sindaco del Comune di Motta San Giovanni ad alcune Istituzioni.
Vista la straordinaria complessità della tematica e le risorse palesemente limitate delle Amministrazioni Comunali in termini di capitale umano e finanziario, e l’evidente necessità di intervenire a tutela delle popolazioni che vivono in zone ad altissimo rischio ove sarebbero stati interrati rifiuti radioattivi e tossici, si sottopone all’attenzione delle più alte Istituzioni dello Stato la necessità di un intervento con mezzi straordinari (esercito con i suoi reparti specializzati, protezione civile, reparti speciali dei Vigili del fuoco), al fine di monitorare e bonificare l’intero territorio comunale e il confinante territorio di Montebello Ionico. In tutti questi anni pur essendo a conoscenza della gravissima situazione non risulterebbero intraprese iniziative a tutela della salute della popolazione.
Fermo restando l’urgente accertamento dei sopracitati documenti recentemente desecretati e la definitiva e certa individuazione e conseguente bonifica dei siti interessati dai rifiuti radioattivi e tossici, appare necessario ed improcrastinabile eseguire sul territorio di Motta San Giovanni altri urgenti interventi, che da anni incombono in maniera potenzialmente altrettanto grave sulla salute dell’intera popolazione comunale: bonifica e messa in sicurezza delle discariche comunali di RSU da anni dismesse; bonifica delle vaste aree circostanti l’impianto di compostaggio; bonifica e messa in sicurezza dei rifiuti pericolosi prodotti dalla centrale elettrica di Brindisi e smaltiti illegalmente in una cava di Lazzaro; bonifica delle numerose discariche abusive a cielo aperto disseminate sul territorio di Motta e Lazzaro; una completa bonifica dell’amianto in tutto il territorio comunale; un’indagine sull’inquinamento elettromagnetico.
Lo scrivente, quale rappresentante del Comitato spontaneo di cittadini di Lazzaro “Torrente Oliveto, prima e dal 1 gennaio 2012 nella qualità di Referente unico dell’ANCADIC Onlus, associazione che promuove e tutela il patrimonio paesaggistico e l’ambiente salubre, con specifiche, numerose e diversificate segnalazioni, ha sottoposto all’attenzione delle Istituzioni e Enti le numerose criticità ambientali presenti sul territorio di Motta San Giovanni evidenziando i rischi per la salute e l’incolumità della popolazione che ne possono derivare nel breve e lungo periodo. Sebbene il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile abbia più volte interessato le istituzioni e gli Enti territorialmente competenti negli ambiti relativi alle criticità in essere inspiegabilmente non sono stati adottati i dovuti provvedimenti. Tale ingiustificata inerzia fa molto riflettere e pone molti interrogativi. Debbo a malincuore rilevare che lo Stato ci ha abbandonato, non è possibile che da oltre dieci anni, di fronte a segnalazioni certificate dai funzionari dello Stato, continuiamo ad assistere a un girare a vuoto di carte che tra l’altro continua a comportare un notevole non corretto impiego di risorse pubbliche. In conclusione non si può fare a meno di evidenziare il completo disinteresse anche dei tre Consiglieri comunali di Minoranza che non stanno svolgendo il loro mandato come dovrebbero ovvero mettendo in atto un’azione di contrasto presentando proposte utili per migliorare la qualità della vita, stimolando la partecipazione attiva dei cittadini. Credo sia giunta l’ora di fare qualche riflessione sull’attività svolta dagli stessi per il bene del paese e lasciare il posto ad altri.
Vincenzo Crea
Referente unico dell’Ancadic Onlus
e Responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto”