Gioia Tauro. Arrestato Rosario Iannì, deve espiare 30 anni di reclusione per traffico internazionale di droga

Gioia Tauro (Reggio Calabria). Nel pomeriggio di ieri, alle ore 15.00, personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Gioia Tauro (diretto dal vice questore aggiunto Angelo Morabito), ha tratto in arresto Rosario Iannì, 63enne nato a Gioia Tauro, già in regime di detenzione domiciliare, raggiunto dall’ordine di esecuzione di espiazione di pena detentiva a seguito di cessazione della detenzione domiciliare, emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Roma – Ufficio Esecuzioni Penali, in data 17.06.2014.
L’uomo deve scontare la pena complessiva di 30 anni, inflitta con sentenza emessa il 11.02.2004, ritenuto colpevole dei delitti di traffico internazionale di stupefacenti. Iannì era stato già arrestato dal Commissariato di Gioia Tauro nell’ambito dell’Operazione Tirreno, indagato quale presunto affiliato al casato di ‘ndrangheta Piromalli–Molè (oggigiorno non più federato) operante nella Piana di Gioia Tauro.
Ieri a Iannì è stata rigettata l’istanza di proroga del regime di differimento della pena nelle forme della detenzione domiciliare da parte del Tribunale di Sorveglianza di Reggio Calabria, a seguito della quale, la Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Roma, ha ripristinato l’espiazione della pena in carcere. Espletate le formalità di rito, Iannì è stato associato alla Casa Circondariale di Palmi per la prosecuzione dell’espiazione della pena.

Rosario Iannì
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