Palermo. La Dia di Palermo, rende noto un comunicato stampa della Dia che di seguito pubblichiamo integralmente, sta eseguendo numerosi provvedimenti cautelari nel quartiere palermitano dello Zen, nei confronti di personaggi che risultano, a vario titolo, coinvolti nella commissione di reati di rilevante gravità, quali l’associazione mafiosa, il traffico di stupefacenti e le estorsioni.
L’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip del Tribunale di Palermo, colpisce 17 persone, tra cui Guido Spina, di 49 anni, presunto referente della “famiglia mafiosa” dello Zen, e ritenuto presunto responsabile di aver diretto l’organizzazione mafiosa operante in quel territorio, essenzialmente rivolta al traffico di sostanze stupefacenti e alla commissione di estorsioni, sia nei confronti di esercizi commerciali che in danno degli abitanti dei cd padiglioni dello Zen, nonché sempre secondo l’accusa per avere gestito la “cassa della famiglia mafiosa”, provvedendo anche al mantenimento in carcere degli affiliati detenuti. Lo stesso nel tempo avrebbe assunto una sensibile caratura criminale nello specifico settore degli stupefacenti, tanto che la sua abitazione/villa, sita sempre allo Zen, vera e propria “roccaforte”, dotata di sofisticati sistemi di sicurezza, era diventata il “supermercato” della droga “all’ingrosso e dettaglio”, una vera e propria catena di montaggio da parte di tutto il nucleo familiare dello Spina.
Maggiori dettagli saranno illustrati alle ore 11,00 odierne, nel corso di una conferenza stampa, presso la Sede della Dia di Palermo diretta dal capo centro colonnello dei Carabinieri Giuseppe D’Agata, con la presenza del Procuratore della Repubblica Francesco Messineo, i Procuratori Aggiunti Maria Teresa Principato e Vittorio Teresi e il Direttore della Dia Arturo De Felice.
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