“Da Amministrazione niente solidarietà di forma, ma fatti concreti”. L’intervista a Campolo sulla “spiaggia libera” di Cogliandro

Motta San Giovanni (Reggio Calabria). “In questi giorni abbiamo assistito ad una vera e propria gara a chi scrive o dice in pubblico o sui media la migliore espressione di solidarietà nei confronti di Filippo Cogliandro. Noi, a questa gara non ci iscriviamo! Filippo, come tutti gli altri cittadini del comune di Motta San Giovanni, non ha bisogno di belle parole ma di azioni, atti e fatti concreti. E’ proprio quello che in questa occasione è mancato”. A parlare è Rocco Campolo, capogruppo di opposizione al consiglio comunale di Motta San Giovanni. Nell’arco di queste due settimane in cui è “scoppiata” la vicenda legata alla mancata inaugurazione della spiaggia libera a Lazzaro, il consigliere di “Scegli il futuro” ha preferito mantenere un profilo basso, mostrando quasi un certo “disinteresse” sulla questione che ha animato, invece, per molti giorni, il dibattito a Motta, e non solo. Newz.it ha intervistato Rocco Campolo per dargli la possibilità di dire la sua.

Intanto, andando nello specifico, come definisce la posizione del sindaco intorno a questa vicenda?
“La condanniamo in maniera netta, ma da un punto di vista politico riusciamo a comprenderla: alcuni degli argomenti che ha portato avanti a sua discolpa li riteniamo veritieri, altri non li condividiamo. Il sindaco avrebbe sicuramente potuto gestirla meglio questa situazione se non altro dal punto di vista della comunicazione e della tempistica”.

Quella, invece, del vicesindaco e assessore Benedetto?
“Ecco: questa del vicesindaco non riusciamo proprio a comprenderla. Abbiamo letto di una nota laddove il vicesindaco si sentiva sconfitto e sostanzialmente scaricava le responsabilità sui suoi colleghi di giunta e sul sindaco. Intanto ci sarebbe da dire: excusatio non petita accusatio manifesta. Ma non riusciamo a capire nemmeno il modus operandi. Sindaco e vicesindaco possono anche avere degli scontri, ma se li chiariscano in giunta o personalmente. E ancora, posso capire se il vicesindaco si sfoga con qualche amico o se gli scappa una parola in piazza, ma se fa una nota stampa del genere la logica conseguenza sarebbe stata dimettersi”.

Anche a suo parere le dichiarazioni di Benedetto sono state così pesanti, tali da essere condannate?
“Certo. E’ stata una nota quantomeno grottesca a voler usare un eufemismo, anche perché se ci ritroviamo nel 2014 ad avere ancora questi problemi, il principale responsabile politico è proprio Benedetto. Non dimentichiamo che l’attuale vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici, nella precedente legislatura ha avuto la delega all’Urbanistica. Ricordo ancora un articolo apparso sui giornali di 5-6 anni fa in cui Benedetto comunicava che, per quanto riguardava il Piano spiagge, tutto fosse ok”.

Una vicenda, questa della mancata inaugurazione della spiaggia libera, che ha messo, oltretutto, ancora più a nudo il momento problematico dell’amministrazione comunale
“E’ chiaro che il gruppo di maggioranza stia vivendo un momento di difficoltà. Per noi è fin troppo facile approfittarne, nonostante tutto non abbiamo nessuna voglia di infierire né sul sindaco, né sul vicesindaco, né sugli altri componenti della giunta. Sulla vicenda avremmo potuto fare articoli, comunicati, manifesti, saremmo potuti andare fra la gente a sottolineare l’accaduto per mettervi in cattiva luce. Ma non l’abbiamo fatto, in quanto alla base del nostro agire vi è prima di tutto l’interesse dei cittadini e poi il nostro interesse politico”.

Dopo queste vicissitudini chi esce maggiormente sconfitto?
“Noi siamo quelli che più di tutti hanno interesse a mantenere viva l’attenzione su questa vicenda, ma siamo profondamente convinti che la cattiva figura non l’ha fatta solo l’amministrazione comunale ma l’intero comune di Motta San Giovanni: per questo motivo ritengo che su questa vicenda prima si spengono i riflettori meglio è per tutti”.

Alla fine, Campolo, in generale, qual è il suo pensiero personale su questo avvenimento?
“Ho detto sempre che il nostro agire politico è sempre stato improntato sulla correttezza e sulla lealtà. Sul nostro cammino politico abbiamo incontrato persone che non sono state allo stesso modo corrette e leali nei nostri confronti, nonostante tutto non ci va di speculare strumentalmente su questa vicenda, aggiungendo che siamo assolutamente convinti della buonafede sia del sindaco che del vicesindaco. E, tra l’altro, non ci va assolutamente di unirci al coro di chi, in questi giorni, dice che l’attuale gruppo di maggioranza capeggiato da Laganà sia contro la legalità, anche perché di questa amministrazione ho fatto parte per quasi cinque anni e posso dire che non è assolutamente vero”.

Paolo Vacalebre

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