Villa San Giovanni (Reggio Calabria). La Perla dello Stretto il noto centro commerciale di Villa San Giovanni inaugurato nel 2004, fino a qualche anno fa rappresentava per la città dello Stretto un’importante risorsa economica e occupazionale nonché un importante punto di aggregazione popolare.
Oggi dopo il fallimento di alcune aziende che avevano investito molto denaro nella Perla, la struttura versa in difficoltà con pochi negozi aperti e molti lavoratori disoccupati.
Dopo tanti anni, la Perla sarebbe finalmente vicina a rivivere una seconda primavera tuttavia a causa di alcuni problemi la data della seconda riapertura tarda ad arrivare.
Abbiamo rivolto qualche domanda a Claudio Cama capogruppo in consiglio comunale per tutta la maggioranza e delegato al personale, che ha ricevuto l’incarico dal sindaco Rocco La Valle di seguire la vicenda dal punto di vista occupazionale per tutelare i lavoratori che hanno perso il posto di lavoro.
Qual è la situazione generale della riapertura della Perla dello Stretto?
“Di concerto con il vice prefetto vicario Luana Surace, abbiamo concordato che l’amministrazione e la politica non si dovevano interessare dell’attività immobiliare e abbiamo concordato ulteriormente di aprire in Prefettura un tavolo con le forze sindacali proprio per salvaguardare i posti di lavoro”.
Quali sono i problemi che impediscono la riapertura del centro commerciale?
“L’ufficio tecnico e la polizia municipale stanno lavorando di concerto con il consorzio ‘Nuova Perla dello Stretto’ per superare tutti i problemi amministrativi e burocratici; è ulteriormente in itinere un’attività con il settore attività produttive della Regione Calabria per eliminare tutti gli ostacoli.
L’ufficio tecnico ha già rilasciato alcuni mesi fa l’agibilità della struttura, purtroppo la pratica è stata ferma al Suap di Reggio Calabria per alcuni mesi senza giungere a conclusioni“.
Quali sono i tempi previsti per la riapertura del centro commerciale?
“La volontà politica è che si giunga al più presto all’apertura del centro commerciale, naturalmente l’attività deve essere svolta dagli uffici preposti nel rispetto della competenza e della legalità.
Nessuna forzatura può essere esercitata in quanto i dirigenti e solo i dirigenti possono proseguire questa attività.
L’attività della politica e della amministrazione è rivolta a creare sempre più possibilità occupazionali”.
Alessandro Cilione