Motta. Tariffa Spazzatura, anche Laganà all’incontro con gli altri sindaci calabresi

Motta San Giovanni (Reggio Calabria). C’era anche il primo cittadino di Motta San Giovanni, Paolo Laganà all’incontro, tenutosi mercoledì, tra i sindaci calabresi aderenti all’Anci, l’assessore regionale all’Ambiente Francesco Pugliano, il presidente del Consiglio regionale Francesco Talarico, e i gruppi al Consiglio della massima assise calabrese. In discussione: la rimodulazione della tariffa regionale dei rifiuti solidi urbani per l’anno 2014. “Abbiamo portato avanti le nostre ragioni di revisione del decreto regionale – ha spiegato il sindaco Laganà – e ciò perché creerebbe un vero terremoto per le casse dei Comuni sempre più nella morsa delle restrizioni economiche. Non siamo stati passivi di fronte alla minaccia di aumenti scellerati e di commissariamento da parte della Regione Calabria. Questi aumenti sono strettamente connessi ad una cattiva gestione dell’intero sistema rifiuti Calabria. Non è giusto che a pagare il conto di scelte inique debbano essere i Municipi, così come appare irragionevole far passare certe decisioni sulla testa dei Comuni e, quindi, sui cittadini”. Quella di mercoledì, è stata “una vertenza serrata – ha aggiunto il sindaco di Motta – , che ha visto alla fine accolte le nostre tesi ed un impegno unitario da parte dei gruppi regionali a mantenere per il 2014 le stesse tariffe applicate per il 2013. Insomma è stata dura, ma alla fine le buone ragioni hanno prevalso sui numeri e sulle scelte sbagliate. Ora attendiamo che dalle parole si passi ai fatti. Resteremo accorti!”. “In realtà – ha spiegato ancora Laganà – , quella operata dalla Regione Calabria, presentata sotto il nome di rimodulazione, è in effetti un aumento sconsiderato che dovrà essere assorbito per intero dalle casse regionali e non certamente dai Comuni che, diversamente, si vedrebbero raddoppiate le attuali tariffe. Un solo esempio: per fare riferimento alla tariffa di conferimento dei rifiuti urbani indifferenziati si passa dall’attuale 91,84 euro per tonnellata a 176,29 euro/t.”. Per il primo cittadino Laganà, così come per tutti gli altri sindaci calabresi, “questi aumenti stridono con la tariffa di smaltimento ponderata nazionale che si attesta sui cento euro. La Calabria schizza in avanti senza che a questo clamoroso aumento corrisponda una effettiva politica di gestione efficace del ciclo dei rifiuti”.

Paolo Vacalebre

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