Villa San Giovanni. Nasce il Club Forza Silvio Azzurra Libertà D. Luigi Sturzo: cinque proposte per rilanciare l’Italia

Villa San Giovanni (Reggio Calabria). E’ importante dimostrare che Forza Italia non è un partito ancorato al passato, ma proiettato verso il futuro: grazie ad Azzurra Libertà, con Presidente a livello nazionale Andrea Zappacosta, si è ricostituita una forte base giovanile, composta da ragazzi e ragazze della società civile che vogliono farsi portavoce di un rinnovamento insieme al Presidente Silvio Berlusconi e che sono pronti a scendere in campo al suo fianco, come avvenne nel 1994. In pochi giorni, circa 40 Club Forza Silvio hanno aderito al “Manifesto di Azzurra Libertà”. Come già hanno fatto tanti altri Club che si riconoscono in Azzurra Libertà, anche il “Club Azzurra Libertà Don Luigi Sturzo di Villa San Giovanni”, intende diffondere il documento programmatico in modo tale che si possa riavvicinare la gente alla buona politica e alle soluzioni concrete. Il documento programmatico o per meglio dire “manifesto” di Azzurra Libertà è denominato così: “Per un Italia che ci crede”. All’interno del “manifesto”, ci sono cinque punti, per far proseliti tra giovani e non. Ecco i titoli: una burocrazia che funzioni; uno Stato al servizio dei cittadini; una giustizia responsabile; un’Europa delle patrie; un’istruzione che guardi al futuro. Sull’istruzione per esempio vogliamo creare un istituto che elargisca borse di studio a chi non ce la fa, premiando i più meritevoli. La nostra proposta: esenzione totale delle tasse universitarie che verranno restituite allo Stato a rate quando lo studente inizierà a lavorare. Non solo. Siccome nelle nostre università c’è troppa teoria, proponiamo di ripartire il piano di studi così: 60% teoria; 30% pratica e 10% sport. Oggi invece uno studia cinque anni e poi è obbligato a farne altri due per la pratica o la specializzazione. Si guarda al modello britannico, invece, per quanto riguarda la burocrazia: occorre mettere su una “casa delle imprese” che aiuti le piccole aziende a partire. Bisogna porre un limite massimo per avviare un’impresa: una settimana, per esempio. Come si fa? Smantellando un sistema burocratico asfittico ed illiberale. Ovviamente un occhio al fisco: pensiamo ad aliquote fisse da pagare a fine anno sul reddito effettivamente percepito. Da un minimo del 20% ad un massimo del 27%. E per dare una scossa all’economia ed arginare la piaga della disoccupazione, la ricetta è superberlusconiana: esenzione totale per i neo assunti. Altro capitolo caldo: la giustizia. La lentezza dei processi civili è la vera causa che tiene lontani gli investimenti stranieri. Vogliamo introdurre la responsabilità civile dei magistrati, introdurre la vera parità tra accusa e difesa e spingere per una legge sulle intercettazioni: non esiste che i processi si facciano sui giornali o nei salotti televisivi. Il processo si deve fare nelle aule dei tribunali e solo lì. Anche in questo settore, c’è un pizzico di America: siamo per l’introduzione della cauzione, sulla scia del modello U.S.A. Ultimo punto: l’Europa. Siamo europeisti convinti. Uscire dall’euro sarebbe un salto nel buio, ma altrettanto folle sarebbe non riuscire a spezzare l’assurda politica dell’austerità imposta dalla Germania.

Massimiliano Musolino
Club Forza Silvio Azzurra Libertà D. Luigi Sturzo di Villa San Giovanni

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