Reggio Calabria. La comunità di Rosario Valanidi intende inoltrare il proprio spunto di riflessione e di protesta per mezzo di questa lettera. Come ogni estate, veniamo attaccati dai sempre presenti disservizi idrici. Viene appositamente utilizzato il termine “ATTACCO”, perché in questa periferia,come forse anche in tante altre zone periferiche della città, la comunità deve sopportare una gestione della linea idrica al quanto discutibile. La stagione estiva si può dir ormai iniziata da circa una settimana, e puntualmente sono iniziati i disservizi idrici, presenti anche durante il resto dell’anno ma che, nella stagione Giugno-Ottobre, sono dovuti principalmente all’erogazione dell’acqua nelle ore diurne. Ogni sera, puntualmente, con l’inizio della stagione estiva, l’acqua viene razionata, perché devono esser servite altre zone. Una situazione questa, che probabilmente comporta il continuo mal funzionamento della pompa di sollevamento,col quale alcune zone della frazione menzionata vengono rifornite di acqua corrente. Un mal funzionamento che si è ripetuto ancora oggi,o per esser più precisi da sabato mattina. Oltre al danno, ci si ritrova anche beffati dalle evanescenti risposte di molti addetti al servizio, e ci chiediamo in più il perché nel weekend non si lavori alla risoluzione dei guati. Una situazione che la comunità subisce da anni, anni in cui non sono servite le svariate lettere e denuncie inviate al comune tramite la locale stazione del Corpo Carabinieri e tramite la Procura della Repubblica, denuncie iniziate ad esser inviate dal 2004, dove non sono state ascoltate le richieste di intervento dei cittadini ed in più ci si ritrova davanti ad un muro quasi di omertà creato dalle istituzioni, anche perché non esistono contatti diretti a cui rivolgersi. In più, spesso e volentieri, e non si sa però per quale motivazione, in caso di guasti la frazione che deve subire il razionamento idrico sia solamente Rosario Valanidi. La nostra domanda e riflessione è dedita principalmente alla gestione del servizio idrico nella zona, dove è stato dimostrato ampiamente nel corso degli anni che la quantità d’acqua è più che sufficiente per soddisfare il fabbisogno nella zona, e che quindi rende discutibile e non necessaria la ripartizione dell’acqua, che in zona avviene quotidianamente dalle ore 6:00 del mattino alle ore 20:00 della sera. Un disservizio che crea disagio in una comunità formata non solo da giovani ed adulti, ma anche in primis da bambini, anziani e da persone diversamente abili, che avrebbero bisogno di un servizio idrico ottimale e continuo, come espressamente evidenziato da numerose sentenze di tribunali che hanno dato ragione a tanti cittadini, che si ritrovano a pagare un canone idrico senza poi ottenere il reale servizio pagato. In merito alla giornata odierna, solo grazie al lavoro svolto dagli addetti del servizio autobotti, che costretti anche a funamboliche arrampicate sui tetti, hanno reso possibile una parvenza di normalità, e vorremmo ringraziarli, perché con questa lettera non intendiamo attaccare nessun organo civile né istituzionale, ma rendere pubblico un disservizio ed una gestione del servizio idrico nella zona al quanto discutibile, che da anni ridicolizza la persona umana, e dove da anni chiediamo che vengano effettuati controlli dei pozzi di estrazione alla varie pompe di sollevamento per verificare se ciò che viene estratto arrivi realmente a destinazione, oppure che venga disperso in zone come il torrente del Valanidi, dove la vegetazione è vetusta e forse si preferisce innaffiare l’alveo piuttosto che soddisfare i bisogni dei cittadini , creando disagi come quello odierno, o come tanti altri, che puntualmente si verificheranno anche quest’anno, quali un esempio comune sono le rotture delle tubazioni, con tempi di riparazione a dir poco disumani, perché spesso si parla di settimane, utili per individuare il danno e per ripararlo, settimane in cui però le persone rimangono a secco,e dove si sentono prese in giro dalle istituzioni , istituzioni che non sono a quanto pare tenute a dar mai una spiegazione, ma che sono solo tenute ad aumentare il costo della gestione idrica.
In conclusione, vogliamo chiedere agli organi competenti il perché venga razionata l’acqua, anche se non vi è una reale necessità che essa debba esser razionata e dispersa come sopra menzionato, ed in più ci chiediamo perché durante i disservizi, che possono incombere in una normale situazione civile, il guasto non venga risolto in tempi umani, ma che a volte debbano passare addirittura giorni inutilmente spesi prima di aver solo risposte?
Risposte e spiegazioni che la cittadinanza merita e pretende, e si attendono interventi da parte degli organi competenti per risolvere una situazione a cui speriamo possa esser scritta la parola fine.
La Comunità di Rosario Valanidi