Reggio Calabria. Nelle scorse settimane è stato pubblicato dalla SEI S.p.a., l’ELENCO DEI TERRENI sui quali verrà apposto il vincolo preordinato d’esproprio o di servitù al fine di costruire un elettrodotto aereo che passerà attraverso i comuni di Melito P. S., Montebello J., Motta S. Giovanni, Reggio Calabria e Calanna. Questa sarà l’ennesima opera imposta ai territori dalla SEI per poter immettere nella rete elettrica l’elettricità prodotta dalla centrale a carbone che la società vorrebbe costruire a Saline Joniche.
Abbiamo predisposto un modello da compilare, di cui ci si può avvalere per opporsi integrando eventualmente il testo con delle motivazioni personali. Il modello compilato in ogni sua parte e firmato dal/dai proprietario/i del suolo oggetto dell’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio, dovrà essere inviato entro il 5 agosto 2014, al seguente indirizzo:
Ministero dello Sviluppo Economico – Direzione generale per il mercato elettrico, le rinnovabili e l’efficienza energetica, il nucleare – ex Divisione II, via Molise 2, 00187 Roma
attraverso e-mail pec: ene.eneree.div2@pec.sviluppoeconomico.gov.it
A pochi sono noti i rischi per la salute dovuti ai campi elettromagnetici indotti da un elettrodotto. A tal fine la legge italiana impone di non sostare più di quattro ore nei pressi di un elettrodotto e sancisce che gli stessi non possono essere costruiti nei pressi di aree gioco per l’infanzia, di ambienti abitativi, scolastici, ecc. Appare chiaro quindi che l’utilizzabilità di questi terreni sarà seriamente compromessa se l’elettrodotto SEI dovesse essere costruito. Se qualcuno ancora pensasse che questi espropri possano essere remunerativi sappia che si sbaglia di grosso, poiché le uniche aree realmente espropriate saranno i pochi metri quadri dove dovranno sorgere i tralicci, mentre sul resto dei terreni con ogni probabilità sarà costituita una servitù di passaggio, che li renderebbe di fatto inutilizzabili.
Per la legge italiana inoltre gli elettrodotti sono inamovibili quindi i vincoli andrebbero ad avere durata illimitata. I terreni perderanno necessariamente il loro valore reale ma rimarranno inalterati i parametri di tassazione per il loro possesso. Il Coordinamento invita con forza i primi cittadini e i commissari prefettizi chiamati a fare gli interessi dei territori che governano, nonché la Curia Arcivescovile e i cittadini tutti ad opporsi a questo ulteriore tentativo di imporre scelte che, oltre a creare potenziali danni alla salute, depauperano ulteriormente il territorio.
Modello da Compilare
OSSERVAZIONI
INERENTI IL PROGETTO CENTRALE TERMOELETTRICA A CARBONE DA CIRCA 1320 MWE, CON RELATIVE OPERE CONNESSE E INFRASTRUTTURE INDISPENSABILI AL SUO ESERCIZIO, DA UBICARSI NEL COMUNE DI MONTEBELLO JONICO (RC). SOCIETA’PROPONENTE SEI S.P.A.: APPOSIZIONE VINCOLO PREORDINATO ALL’ESPROPRIO EX D.P.R. N.327/2001.
Il sottoscritto ……………………………………………………….…………. nato a ……….………………………….………………….. il ……………………………….., e residente in via …………………………… n°………. comune di……………………………………………………………….., località……………………………………… nella qualità di proprietario del suolo, distinto in catasto del Comune di ………….…………., al foglio di mappa n. ……..…….. particella n…………….., oggetto dell’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio, avendo preso visione degli elaborati depositati dalla SEI Spa, presso il Comune di ………………………………………….. (RC) – previa estrazione di copia dell’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio (ex D.P.R. n. 327/2001), trasmessa dal Ministero dello Sviluppo Economico al Comune di ……………………………………..
CONSTATATA
la sussistenza della proprietà del sottoscritto tra quelle sulle quali grava il vincolo preordinato all’esproprio per la realizzazione di:
un elettrodotto a 380 kV, completamente in linea aerea in doppia terna, della lunghezza complessiva di ca. 7,7 km, che collegherà la centrale alla RTN presso la nuova stazione come si legge dalla “Nota tecnica” depositata dalla SEI S.p.A elettrica di simistamento di Pietrerosse, in Comune di Montebello Ionico , interessando i Comuni di Montebello Ionico e di Melito di Porto Salvo;
C. un elettrodotto a 380 kV, interamente in linea aerea, in semplice terna, che costituirà – raccordo in entra-esce della nuova stazione di smistamento alla linea RTN esistente “Sorgente-Rizziconi”, avente una lunghezza complessiva di ca. 55,3 km ed in particolare così costituito:
primo raccordo che si svilupperà per circa 27,65 km, partendo dalla nuova stazione elettrica di smistamento fino ad innestarsi sulla linea “Sorgente-Rizziconi” in prossimità del sostegno n. 83 ed interesserà i Comuni di Motta San Giovanni, Reggio Calabria e Calanna;
secondo raccordo che si svilupperà per circa 27,65 km, partendo dalla nuova stazione elettrica di smistamento fino ad innestarsi sulla linea “Sorgente-Rizziconi” in prossimità del sostegno n. 84
CONSIDERATA
La normativa in vigore rappresentata dal DPCM 8 luglio 2003 che, all’art. 3 c. 2 prevede a titolo di misura di cautela per la protezione della popolazione da possibili effetti a lungo termine, eventualmente connessi con l’esposizione ai campi magnetici generati alla frequenza di rete (50 Hz),nelle aree gioco per l’infanzia, in ambienti abitativi, in ambienti scolastici e nei luoghia dibiti a permanenze non inferiori a quattro ore giornaliere, che venga assunto per l’induzione magnetica il valore di attenzione di 10 μT, da intendersi come mediana dei valori nell’arco delle 24 ore nelle normali condizioni di esercizio.
E ancora il DPCM 8 luglio 2003 art. 4 testualmente recita: “nella progettazione di nuovi elettrodotti in corrispondenza di aree gioco per l’infanzia, di ambienti abitativi, di ambienti scolastici e di luoghi adibiti a permanenze giornaliere non inferiori a quattro ore e nella progettazione dei nuovi insediamenti e delle nuove aree di cui sopra in prossimità di linee ed installazioni elettriche già presenti nel territorio, ai fini della progressiva minimizzazione dell’esposizione della popolazione ai campi elettrici e magnetici generati dagli elettrodotti operanti alla frequenza di 50 Hz, è fissato l’obbiettivo di qualità di 3 microTesla per il valore dell’induzione magnetica, da intendersi come mediana dei valori nell’arco delle 24 ore nelle normali condizioni di esercizio”.
PUR CONSTATANDO
che la proprietà del sottoscritto non ha le caratteristiche tutelate da detto DPCM
SI EVIDENZIA COMUNQUE
la compromissione della fruibilità del terreno, permanendo il vincolo temporale delle quattro ore giornaliere, qualunque sia il sistema di fruizione.
SI EVIDENZIA ALTRESÌ
la decurtazione del valore effettivo di detto terreno poiché, a causa delle limitazioni alla fruizione che la presenza dell’elettrodotto comporta e della servitù di passaggio (che dev’essere garantita al proprietario dell’elettrodotto) l’appetibilità dello stesso viene annullata così come viene annullato in via permanente il suo valore, in quanto, essendo l’ elettrodotto inamovibile, gli eredi del sottoscritto dovranno sopportare il peso di un oneroso ed inutilizzabile appezzamento di terreno.
VA INOLTRE EVIDENZIATA
la carenza di utilità pubblica, poiché servirebbe solo a consentire l’immissione nella rete nazionale dell’energia prodotta dalla centrale a carbone che la SEI S.p.A. vorrebbe costruire a Montebello Jonico.
La Calabria esporta oltre il 50% dell’energia che produce, ed in Italia si produce più del doppio di energia del picco massimo di consumi mai raggiunto.
La costruzione di detta Centrale ha dunque solo meri fini speculativi, poiché, come numerosi studi hanno dimostrato è dannosa per la salute.
Per quanto sopra esposto ed evidenziato, il sottoscritto …………………………………………………………………… propone formale opposizione al vincolo preordinato all’esproprio ex DPR N. 327/2001 e a tal fine
CHIEDE
l’annullamento di tutti i provvedimenti relativi all’apposizione del vincolo medesimo.
…………..………………………………,lì…….……………
firma
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