Bruzzano Zeffirio (Reggio Calabria). Per ricordare il poeta Luciano Nocera, nel secondo anniversario della sua morte, la poetessa Rosa Marrapodi, insegnante in pensione, più volte sindaco del Comune di Bruzzano Zeffirio, coadiuvata da un comitato di amici ed estimatori (i professori Domenico Martino, Rosario La Seta, Antonino Cotroneo, Angela Surace) nonché dal gruppo Oratorio Anspi”Angelo Blu”, ha organizzato un incontro culturale al fine di perpetuare nel tempo la figura dell’illustre amico e poeta. Ad illustrare le innegabili doti culturali di Luciano Nocera sono stati chiamati il dottor Vincenzo De Angelis, poeta, storico e membro della Deputazione di Storia Patria per la Calabria il quale si è soffermato sull’incisività della lingua dialettale usata, mentre il dottor Giovanni Favasuli e la prof.ssa Angela Surace hanno offerto al pubblico presente una toccante testimonianza della loro conoscenza ed antica amicizia col poeta di Motticella, grande nella sua profonda umanità e nobiltà d’animo, legato visceralmente al suo paese natale, alla sua natura, ai suoi abitanti, alle sue vicende liete o triste che siano state. A conferma che il grande poeta è rimasto nel cuore della gente, sono state recitate dai giovani e meno giovani suoi estimatori le liriche più significative scritte dal poeta.
Luciano Nocera aveva 77 anni e per una vita ha svolto la professione di portalettere nella minuscola frazione Motticella di Bruzzano Zeffirio. Ma chi era Luciano Nocera, persona stimata e voluta bene da tutti per la sua indole buona e socievole? Era un poeta in lingua e in vernacolo che per tanti lunghi anni ha scritto delle bellissime poesie che si facevano leggere con piacere. L’ultima sua opera è stata la pubblicazione di un volume dal titolo “La vita è un giro di giostra”, una raccolta di poesie in lingua e in vernacolo che, all’atto della sua uscita nelle edicole, ha riscosso un grande successo. Nel 2011 ha vinto il Premio di Poesia Nazionale “Alba Jonica” con la poesia “Cercando un Cristo bambino”. Luciano Nocera era soprannominato “l’usignolo di Motticella” in quanto, attraverso le sue liriche, cantava il travaglio e le storie della sua terra, una terra amara e afflitta da mille problemi e tante contraddizioni. Con “La vita è un giro di giostra” ha cercato, in un’esplorazione a 360 gradi, di rievocare momenti magici della sua vita e il mondo che lo circondava.
“C’è nei versi, parte in lingua e parete in dialetto – scriveva, a suo tempo, nella recensione lo scrittore e critico letterario Ettore Bruni di Pisa – il respiro di una poesia autentica densa di reminiscenze, con i suoi valori e significati. Una poesia che possiede una genuina e straordinaria efficacia evocativa. Un poetare che suscita attenzione”. Il poeta, oltre alle sue liriche, era conosciuto alla platea televisiva in quanto una sua poesia dal titolo “Faida” è stata la colonna sonora di un documentario TV (Mixer) che raccontava della strage di Motticella, una micro frazione del Comune di Bruzzano Zeffirio salita agli onori della cronaca, negli anni Ottanta, in quanto è stata teatro di una sanguinosa faida che ha lasciato sul campo di battaglia oltre cinquanta morti. Nocera, nel corso della sua lunga carriera di poeta, ha collezionato circa 200 primi posti e oltre 300 piazzandosi nei posti di onore per avere partecipato a numerosi concorsi locali e nazionali di poesia. Ultimo in ordine di tempo il premio “Micu Pelle”, premio alla carriera. Fa parte di diritto tra i personaggi della “Storia della Letteratura calabrese” scritta da Pasquino Crupi.
Agostino Belcastro