Motta San Giovanni (Reggio Calabria). Sono stati inaugurati i lavori di ristrutturazione ed illuminazione della croce posta sulla collina di Fornace, a Lazzaro, che i componenti del sito www.lazzaroturistica.it hanno donato a tutta la comunità. La croce in ferro, alta circa 3 metri, fortemente voluta da Mimma Vilardi Restuccia dopo un viaggio a Medjugorje, fu costruita dal maestro Giovanni Checco. Grazie agli appunti scritti su un quaderno da parte di Francesca Checco, si è potuta ricostruire con esattezza la storia: la posa avvenne il 29 aprile del 1985, fu benedetta dal compianto don Mimmo Marino nel novembre dello stesso anno, e per un decennio divenne, per i fedeli del luogo, meta della via Crucis pasquale.
I lavori effettuati sul sito sono stati di varia natura: tinteggiatura, sbancamenti, getto di platea in cemento e consolidamento della struttura, finiture con pietre locali, costruzione di un muretto a secco, ancoraggio dei led sul perimetro della croce, realizzazione dell’impianto per l’illuminazione automatica durante le ore notturne con l’ausilio di un pannello fotovoltaico e una batteria. La croce è posta a 105 metri slm, lungo il percorso che porta da Fornace ai vigneti coltivati nella vallata di Cambareri. Illuminata durante la notte è ora ben visibile dalla Strada statale 106. Don Mimmo Cartella, attuale parroco di Lazzaro, con una breve ed emozionante cerimonia, ha benedetto la croce “posta sul monte a protezione degli uomini”. Il sindaco di Motta, Paolo Laganà, ha apprezzato l’opera ed ha ricordato l’importanza dell’impegno pubblico da parte di tutti. L’ideatore del progetto, Valter Cozzupoli, ha diretto e coordinato una squadra di volontari che con passione ed impegno hanno permesso di vedere i lavori ultimati con una settimana di anticipo. Nel gruppo erano presenti due maestri d’eccezione: Diego Crea e Franco Lucido. Inoltre, hanno partecipato: Aldo Alampi, Fortunato Alampi, Giovanni Ambrogio, Giuseppe Arecchio, Dario Benedetto, Giovanni Benedetto, Daniela Checco, Pasquale Checco, Daniela Cozzupoli, Giovanni Crea, Giuseppe Crea, Giuseppe Malara, Consolato Neri e Santo Riggio. Da parte della comunità un ringraziamento speciale va a Nicola Crea, che ha consentito l’organizzazione del cantiere, e alla ditta Vincenzo Laganà, e all’imprenditore Cesare Diano.
Paolo Vacalebre