Riace (Reggio Calabria). I racconti di chi ha combattuto per la liberazione dell’Italia dalla dittatura fascista; la storia di uomini e donne che hanno incarnato gli ideali dell’antifascismo e della libertà. Democrazia, diritti e uguaglianza. Resistenza e lotte partigiane. La Calabria delle lotte contadine e delle rivendicazioni.
Con estrema attenzione, con uno sguardo rivolto al passato e con occhi pieni di curiosità e di speranza, i giovani provenienti da varie regioni del Nord Italia e i pensionati della Cgil Imola e Rimini facenti parte del secondo Campo-Laboratorio Riace 2014, che si svolgerà presso il Paese dell’Accoglienza sino al 9 agosto, hanno ascoltato la testimonianza di Giuseppina Murdaca, “partigiana e pensionata”, e di Giorgio Castella autore di “Lotte e Libertà. Storie di donne e uomini antifascisti”.
Dopo aver visitato lo splendido e caratteristico borgo di Gerace, presso la sala consiliare del Comune, si è svolto l’incontro “staffetta partigiana”. L’incontro, a cui hanno preso parte il Sindaco Giuseppe Varacalli che ha portato i saluti della sua città e i coordinatori Arci-Comitato territoriale Rc, è stato coordinato da Salvatore Lacopo (Segretario Generale Spi Cgil Rc-Locri); una tavola rotonda nel corso della quale i protagonisti della Storia Italiana si sono raccontati con semplicità e con chiarezza.
Il loro messaggio è stato forte e netto: senza memoria non si può costruire un futuro, vivere un presente. Senza radici, senza ricordare chi ha sacrificato la propria vita per un’Italia libera, per una patria democratica e basata su valori fondanti quali l’uguaglianza, non si può comprendere perché la Libertà è realmente un Patrimonio di tutti.
C’è chi come Giuseppina, da giovane, nel nord Italia, diventava “un messaggero” per informare i partigiani durante la Resistenza. C’è chi come Giorgio Castella ha deciso di raccontare la storia di liberazione della sua Calabria, dando un nome e un volto ai protagonisti del Cambiamento, come Paolo Cinanni. Politico, nato a Gerace e costretto a emigrare giovanissimo, combattente durante la guerra di liberazione nazionale, uno tra gli organizzatori del movimento partigiano piemontese, membro del Comitato Centrale del PCI, si occupò dell’organizzazione delle masse contadine in Calabria. Ideatore degli “scioperi a rovescio”.
L’incontro a Gerace è stato un modo per raccontare. Scrivere per testimoniare. Perché solo con le parole, attraverso gesti e trasmettendo emozioni, la Storia – la Nostra Storia – può essere tramandata.
È stato un modo per non dimenticare che la Resistenza non è qualcosa di avulso e lontano, che ancora oggi è necessario rivendicare dei diritti. Portare avanti battaglie di civiltà valeva ieri e vale, soprattutto, oggi, quando i nuovi immigrati sono i nuovi sfruttati, in condizioni che rasentano lo schiavismo. Lo sguardo di ieri è lo sguardo con cui, oggi, osserviamo queste situazioni e dobbiamo agire, ora come allora, per lottare e costruire così un futuro diverso, migliore. Per tutti.
CGIL RC-LOCRI
SPI CGIL RC-LOCRI
FLAI CGIL RC-LOCRI
Arci – Comitato territoriale Rc