Reggio Calabria. E’ di oggi la notizia di un’indagine della Procura di Reggio Calabria, dopo la denuncia sporta dal giornalista Michele Inserra (a sx in foto), sul sindaco di San Procopio, Eduardo Lamberti Castronuovo (a dx in foto), il quale è meglio conosciuto in città e provincia quale editore di “Reggio Tv”, medico e titolare dell'”Istituto di analisi cliniche De Blasi”, nonché assessore provinciale alla legalità. Le denunce di Inserra, caposervizio del Quotidiano della Calabria, sono successive all’attacco frontale che Lamberti, in qualità di sindaco di San Procopio, ha lanciato al giornalista il quale ha pubblicato notizia di una presunta “irregolarità religiosa” nel corso della processione della Madonna a San Procopio, pochi giorni dopo il caso dell’inchino durante la processione di Oppido. Due fatti completamente diversi, è stata la stizzita reazione di Lamberti, il quale ha riferito più volte di avere chiesto costantemente, durante la processione, ai carabinieri della locale Stazione se tutto si stesse svolgendo in regola, pronto a bloccare la manifestazione. Sul punto Lamberti ha anche spiegato che, come consuetudine non solo di San Procopio ma anche di tanti altri comuni della zona, un bambino precedeva il corteo raccogliendo un obolo tra i fedeli “senza che il bambino si preoccupasse di chiedere il certificato penale” ai latori dell’offerta. Lamberti ha convocato un consiglio comunale aperto, in piazza, con all’ordine del giorno la discussione sull’articolo di Inserra. Una mossa stigmatizzata dal Sindacato giornalisti, che ha sconsigliato il sindaco avvertendo il pericolo di indicare quale “bersaglio” un giornalista. Il consiglio si è tenuto, successivamente il presidente del consiglio comunale ha inviato una lettera a Inserra, tre giorni di tempo per chiedere scusa pubblicamente sul giornale con un articolo che fosse pubblicato con la stessa evidenza della notizia data sulla processione, o sarebbero state intraprese le vie legali. Inserra ha denunciato Lamberti.
Di seguito pubblichiamo il comunicato che Lamberti, in qualità di Sindaco di San Procopio, ha inviato alla stampa:
La ridda di notizie concernenti la provvisoria imputazione formulata a mio carico, mi impone – nel rispetto del segreto investigativo ma costretto dalla necessità di difendere la mia reputazione e quella della parte sana dei Cittadini di San Procopio – talune precisazioni:
mi sono presentato davanti al Pubblico Ministero e non mi sono avvalso della facoltà di non rispondere;
ho chiarito ogni circostanza ed ho la personale ma netta sensazione che tutto sia frutto di un equivoco che potrà essere facilmente chiarito;
non conosco né ho mai avuto alcun rapporto con alcuna cosca mafiosa né di San Procopio né di altri luoghi, come è noto a chiunque.
Sul punto non mi è stata mossa alcuna contestazione.
Dr. Eduardo Lamberti Castronuovo