Reggio Calabria. Avevano studiato il piano in ogni dettaglio, scegliendo con accuratezza un obiettivo che sapevano più facile da aggredire. Così come anticipato da Newz.it (clicca qui per leggere l’articolo), nella giornata di ieri i Carabinieri della Compagnia di Reggio Calabria, diretta dal maggiore Pantaleone Grimaldi, nell’ambito di un piano di controllo straordinario del territorio disposto dal Comando Provinciale dei Carabinieri finalizzato alla repressione dei reati contro il patrimonio, hanno arrestato cinque individui georgiani, veri e propri “professionisti del mestiere”, autori di un furto commesso in abitazione.
In particolare, le Gazzelle del Nucleo Operativo e Radiomobile, diretto dal maresciallo capo Andrea Romano con il coordinamento del tenente Antonio Di Mauro, a seguito di segnalazione al 112 pervenuta nelle prime ore del mattino da cittadino vittima di un furto consumato nel proprio appartamento, si sono recati sul luogo del reato constatando effettivamente le stanze messe a soqquadro ed alcuni segni di effrazione alla serratura della porta d’ingresso.
Dal sopralluogo effettuato è emerso che ignoti autori, approfittando della temporanea assenza del proprietario dal pomeriggio del giorno prima, si sono introdotti attraverso particolari e sofisticati strumenti di effrazione, asportando argenteria varia e diversi oggetti in oro, dal valore complessivo di euro 60 mila circa, come già recentemente accaduto in altre abitazioni del centro reggino.
Riconosciuto il modus operandi, come peraltro già rilevato in altri sopralluoghi di furto ovvero in occasione dell’intervento delle Gazzelle conclusosi con l’arresto in flagranza di reato di due individui georgiani in data 08 agosto 2014, si è dato avvio ad un’ininterrotta attività info-investigativa condotta dai Carabinieri del Norm che ha permesso, sulla scorta anche di preziosi elementi informativi acquisiti nel corso dei vari servizi di osservazione, di individuare un’abitazione frequentata da alcuni soggetti di origine straniera di evidente interesse operativo.
La successiva perquisizione domiciliare ha consentito di rinvenire diversi strumenti di effrazione, tra cui chiavi alterate e grimaldelli, tutti contenuti all’interno di appositi borsoni, nonché una svariata quantità di oggetti in oro ed argento: 68 orologi di varie marche, 4 computer portatili e 12 telefoni cellulari.
Una parte degli oggetti in oro ed argento, dal valore complessivo di euro 40 mila circa, a seguito del riconoscimento della denunciante, è stata restituita. Il materiale rimanente è stato sottoposto a sequestro, su tali oggetti sono in corso ulteriori accertamenti per risalire all’esatta provenienza.
I cinque, di nazionalità georgiana, sorpresi in abitazione mentre ancora stavano riposando, evidentemente per il “duro lavoro notturno svolto”, sono stati identificati in Dimitar Giorgiev di 29 anni, Vladimir Talakvadze di 42 anni, Gela Shvangiradze di 42 anni; Shota Kutivadze di 37 anni; Beka Valiani di 31 anni, e tratti in arresto con l’accusa di concorso in furto aggravato in abitazione con contestuale deferimento a piede liberto per i reati di associazione a delinquere e ricettazione.