Nella giornata di venerdì scorso, 22 agosto, i Carabinieri della Stazione di Bagnara Calabra hanno tratto in arresto per rissa tre persone: A.C. di 61 anni, suo figlio G.C. di 28 anni e F.M. di 65 anni.
La Stazione Carabinieri di Bagnara Calabra è stata allertata poiché, in pieno centro, dinanzi ad un bar ubicato lungo il Corso Vittorio Emanuele, vi era una rissa in corso. I militari subito recatisi sul luogo dell’evento ed appena giunti dinanzi al bar hanno percepito, dagli atteggiamenti degli astanti e dal loro anomalo silenzio, una strana atmosfera, di quelle che seguono il verificarsi di un evento che si vuole celare o far passare per mai accaduto.
Solo in seguito alle incalzanti domande dei militari, si è alzato improvvisamente A.C., il quale ha riferito di essere stato lui ad aver preso parte alla rissa. A quel punto il figlio, anch’egli seduto allo stesso tavolino, si è alzato e ha riferito di aver partecipato attivamente alla violenta lite, appena conclusasi, che li aveva visti protagonisti assieme ad un altro soggetto, poi identificato in F.M., che era immediatamente fuggito via.
La rissa era scaturita dai commenti di derisione che quest’ultimo aveva rivolto nei confronti di A.C. quando lo aveva visto salutare con dei baci sulla guancia un parente. Proprio questi futili motivi avrebbero dato il via ad un’escalation di violenza, dapprima confinata ai classici atteggiamenti di sfida, successivamente, sfociati in un vero e proprio scontro fisico, tanto che anche persone terze hanno cercato di intervenire bloccando o trattenendo i soggetti coinvolti, con l’elevato rischio di venire essi stessi coinvolti nella rissa. Mentre padre e figlio sono stati accompagnati in caserma, sono proseguite le ricerche del terzo uomo coinvolto, fino a che, proprio nei pressi del citato bar, l’attenzione dei militari è stata richiamata dalla vista di un uomo con una maglia macchiata di sangue ed una vistosa fasciatura alla mano sinistra ed altri non era che F.M., che è stato fermato ed accompagnato in caserma.
A seguito del rito direttissimo, avvenuto nella giornata di sabato 23 agosto, gli arresti sono stati tutti convalidati dal giudice che ha applicato al padre e al figlio la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza e ordinato la scarcerazione di F.M.
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