Domande di Cisl Fp al Sindaco di Locri sugli assenteisti

Reggio Calabria. Abbiamo letto in questi giorni la nota del Sindaco Calabrese inerente il “presunto” caso di assenteismo che si sta verificando nel Comune di Locri. Abbiamo volutamente cercato di evitare risposte che potessero cadere in sterili ed inutili polemiche sulla questione sollevata dal Sindaco perché riteniamo che vi siamo altre strade da intraprendere prima di uscire con note così forti, sia sul piano della denuncia che sul piano della problematica vera e propria ma il continuo rimbalzarsi di polemiche sollevate dalle dichiarazioni sopraggiunte, ci mette nella condizione di porci e porre delle domande sulla vicenda.
Come Cisl Funzione Pubblica di Reggio Calabria abbiamo sempre cercato il dialogo con ogni Amministrazione comunale che abbia palesato qualunque tipo di problema, dal più grave a quello di semplice soluzione. Ci siamo sempre seduti al tavolo per confrontare le nostre idee con quelle degli altri senza mai avere la presunzione di ritenerci i detentori del dono della verità e della conoscenza assoluta, ben comprendendo che ogni realtà ha le sue esigenze e peculiarità. Ciò doverosamente premesso, ci sorgono domande alle quali vorremmo delle risposte dal Sindaco di Locri, senza fare polemica spicciola, ma entrando nel merito della questione. Sindaco, la sua prima denunzia sottolineava come nel Comune di Locri vi sia un assenteismo generalizzato, con dei numeri importanti e, nonostante le denunzie effettuate alle Autorità competenti, non si è arrivati ad una soluzione del problema.
La prima domanda che ci poniamo e che poniamo è questa: come mai durante i tanti incontri tenutesi per la questione degli esuberi di personale (dove la Cisl Fp ha sempre tenuto un atteggiamento molto equilibrato rispetto alla vicenda) non abbiamo mai riscontrato alcuna lamentela del genere e mai ci è stato sottoposto il problema? Come mai non è stata interessata la RSU votata ed eletta dai dipendenti per cercare di trovare insieme una soluzione? Come mai non sono state interessate le OO.SS. per cercare insieme, anche tramite un’assemblea con tutti i dipendenti, di far emergere un fenomeno che, a quanto pare, non può avere origine in concomitanza dell’arrivo della compagine guidata da Calabrese?
Caro Sindaco, non tutti hanno i paraocchi, non tutti difendono a spada tratta coloro i quali non si mettono nelle condizioni di essere difesi, noi cerchiamo sempre di dire ai nostri iscritti che per avere diritti occorre fare il proprio dovere, con abnegazione e spirito di dedizione, soprattutto in momenti difficili come questi dove il lavoro è divenuto miraggio per tanti padri e madri di famiglia. Il confronto delle idee, il contradditorio, il dibattito può e deve servire, nelle società democratiche, per trovare un punto di incontro anche se a volte, per vedute diverse, potrebbe non essere trovato, ma ciò non può e non deve far maturare il pensiero che l’apporto/supporto degli altri sia sempre deleterio. Ci saremmo aspettati questo dal Sindaco di una città importante come Locri, ci saremmo aspettati una convocazione d’urgenza per affrontare la questione e non un pubblico ludibrio a livello nazionale che colpisce indistintamente tutti i dipendenti senza alcun diritto di replica. Ci poniamo anche un’altra domanda: Ci pare molto strano, visti i numeri citati (ben cento persone non disponibili come da articolo apparso, se errori non facciamo, sulla Repubblica del 01.09.2014), che nessuno di questi lavoratori “assenteisti” sia stato colpito da alcun provvedimento sanzionatorio, come prescrive la vigente normativa in materia e lo stesso CCNL delle Autonomie Locali.
Appare inoltre difficile pensare che un territorio così complesso come quello di Locri possa essere gestito con soli 20/25 dipendenti perché, presupponendo che anche “qualcuno” degli interni faccia il proprio dovere, diviene veramente “miracoloso” garantire tutte le incombenze del Comune con soli 20 dipendenti “indaffarati”. Non è polemica Sindaco, è solo un modo per cercare di spiegare che secondo noi le esasperazioni dei concetti non possono che, se non debitamente governate, portare contrasti, incomprensioni, disaccordi che difficilmente troveranno una soluzione. Ed esautorando il ruolo del sindacato, che in questi casi funge da filtro, si rischia di penalizzare anche quei dipendenti che hanno un grande senso del dovere e l’onestà di svolgere il proprio lavoro consapevolmente e giudiziosamente.
Ci viene spontaneo, inoltre, formulare ulteriori domande rispetto ad alcune delle affermazioni da Lei rese:

Ripetiamo che non è polemica e che siamo disponibili ad affrontare il tema alla presenza di tutti, amministratori e dipendenti, per creare un percorso comune che eviti incomprensioni e tensioni. Esperienza ci insegna che un Amministrazione si regge sui propri dipendenti, sulla fiducia, sul rispetto delle regole. Oggi ci chiediamo chi le abbia rispettate e chi le abbia violate senza alcun freno inibitore ma con la certezza che la CISL FP ha sempre difeso chi lavora strenuamente ogni giorno per la sua comunità, a prescindere dal colore politico della Giunta, ossequiando solo la legge ed il CCNL. Infine una preghiera (non è un eufemismo): lasci stare Dio, ha tanto da fare in questi tempi di miseria, guerre e malattie che non pensiamo possa aver messo tra le sue priorità i problemi legati all’assenteismo nel Comune di Locri.

Il Responsabile Dipartimento AA. LL.
Raffaele Cagliuso

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