Staiti. Cancellata la Tasi nel Comune

Staiti (Reggio Calabria). Cancellata la Tasi nel Comune. Infatti, il Consiglio Comunale del vecchio borgo medievale ha azzerato l’aliquota della tassa sui servizi indivisibili (Tasi) per l’anno 2014 ai sensi dell’art.1, comma 676, della legge n. 147/2013 stabilendo l’aliquota per tutte le tipologie di immobili pari allo 0%(Zero %). E’ una buona notizia che è stata accolta con entusiasmo dai possessori di immobili del più piccolo comune della Calabria per densità demografica e culla di uno dei monumenti più interessanti dell’IX secolo: l’Abbazia di Santa Maria di Tridetti, una perla di straordinaria bellezza architettonica del periodo bizantino-normanno. Le ragioni che hanno spinto il Consiglio Comunale di Staiti ad abolire le aliquote Tasi sono da ricercare nel fatto che il nuovo tributo entrato in vigore dall’1.1.2014 “presenta numerosi problemi applicativi connessi alla natura ibrida del tributo – si legge nella delibera consiliare –connaturato alla sua struttura impositiva dell’IMU con innesti derivanti dalla disciplina della Tari ed in particolare quelli connessi alla solidarietà dell’obbligazione tributaria”. Inoltre, il nuovo tributo “comporta un aggravio degli adempimenti dei contribuenti, costretti ad effettuare conteggi separati ed autonomi rispetto a quello dell’IMU ed un dispendio di risorse per i comuni, chiamati ad impiantare il nuovo tributo e ad aggiornare i software applicativi necessari alla sua applicazione”. Quindi, nell’ambito delle politiche tributarie dell’Amministrazione ed in un’ottica di semplificazione del rapporto con i contribuenti, si è deciso di disapplicare la tassa sui servizi indivisibili(Tasi) per l’anno 2014. La Tasi è un tributo comunale per i servizi indivisibili erogati destinati a far fronte alle spese di illuminazione, alla cura del verde, alla pulizia stradale, all’anagrafe, alla sicurezza ecc. e a tutte quei servizi forniti in maniera uguale a tutti i cittadini. In pratica il tributo è destinato a coprire le spese che in precedenza i comuni sostenevano grazie al gettito dell’IMU ma una volta abolita definitivamente l’imposta sulla prima casa sono rimaste scoperte. Da qui l’idea di abbinare all’IMU la Tasi, secondo il pensiero del legislatore. La Tasi, dove viene istituita, devono pagarla sia il proprietario che il detentore dell’immobile secondo aliquote e quote stabilite da ogni singolo comune. C’è da evidenziare che il Sindaco Antonio Domenico Principato, sempre sensibile alle tematiche che investono il suo territorio, in coerenza con la politica di contenimento della pressione fiscale, si è schierato con le fasce più deboli della popolazione per evitare che in un periodo di grave crisi economica i suoi concittadini siano sottoposti ad ulteriori tributi calati dall’alto.

Agostino Belcastro

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