Elezioni. Eroi replica a Mallamaci

Antonio Eroi

Antonio Eroi

Reggio Calabria. Il dibattito politico di questi giorni mi impone una seria ed approfondita riflessione sugli eventi che stanno caratterizzando la formazione delle liste e la precampagna elettorale che si preannuncia dura e senza esclusione di colpi. Quello che mi mortifica sono gli attacchi personali, che anche se non sono rivolti a me, fanno male come un pugno in pieno viso non solo ai diretti interessati, ma a tutti i cittadini che vivono nelle nostre città e nelle periferie. Mi riferisco alle considerazioni fatte dal caro amico Nino Mallamaci, che ho avuto la fortuna di conoscere nella veste di assessore della Giunta Falcomatà, quando appena ventenne ero consigliere circoscrizionale. Lui ben conosce le dinamiche cittadine e le difficoltà delle periferie, nella visione che era del compianto sindaco di una città policentrica. Ad oggi solo io ho ripreso il concetto dell’art. 22 del Decreto Del Rio che prevede la divisione del Comune in più Comuni per realizzare la Città Metropolitana ma, i partiti, i commissari e la prefettura hanno fatto orecchio da mercante, forse perché convinti che tra un anno si tornerà a votare per la città di Reggio Calabria. Mi turba, però, che dalle riflessioni di un uomo di così grande esperienza si sia accesa una polemica su persone e soggetti politici, che stimo e rispetto. Non si può dire mai, a mio avviso, tizio non lo voglio o caio non merita. Adesso sono io a fare i nomi. Nicola Paris ragazzo impegnato in parrocchia accanto ai giovani ed agli anziani, ottimo consigliere di circoscrizione che sarebbe diventato un buon consigliere comunale; Demetrio Marino collega presidente per molti anni dedito al bene verso gli altri, si faceva a gara a chi avesse la biblioteca più attiva, i vialetti più puliti e con i fiori più belli. Roberto Leo, con il quale litigavamo già dalle sette di mattina per dividerci gli operai dell’Afor per le potature e gli autospurghi per lo spurgo delle fognature delle case popolari. Emiliano Imbalzano dirimpettaio di Sbarre con il quale utilizzavamo le strutture di Via Messina per consentire ai ragazzi di fare sport e di essere recuperati dalla strada che porta solo al malaffare ed alla disperazione. Diego Scopelliti amico di mille battaglie con il quale abbiamo evidenziato l’importanza della rappresentanza politica dei quartieri andando ad uno scontro con l’allora sindaco, senza paura di perdere né la facci né la dignità, gestendo una intera circoscrizione con meno di diecimila euro l’anno. Persone meravigliose alle quali affiderei le chiavi di casa mia ed i miei affetti più cari come i miei bambini. Per non parlare di tantissimi altri amici che ormai sono disgustati da questa “nuova politica” fatta, non di fango vero, quello che eliminavamo dai pozzetti alle prime piogge, ma fango mediatico che tende a sporcare animi e coscienze di persone per bene. Ed è per questo che mi rivolgo a chi ancora ci tiene alla città ed alla dignità di Reggio Calabria invitando i miei colleghi ed amici più cari a fare ancora squadra. Ricordate l’idea di un partito delle Circoscrizioni? Sogni… Ma ora il mio sogno più grande e vedere di nuovo sul campo ed al lavoro per la città queste persone, una a fianco dell’altra. La porta non è aperta, cari amici miei, siete a casa vostra… Una preghiera però ve la faccio, non fatevi infinocchiare dai vecchi volponi della politica. Abbiamo un quarantenne che governa l’Italia, noi siamo quarantenni ma cerchiamo rifugio nei “vecchi politici” che ora come ora pensano a mantenere un posto in Regione o al Parlamento. Facciamo squadra e vinciamo la partita… In Bocca al lupo.

Antonio Eroi
Ex Consigliere Circoscrizionale

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