Catanzaro. Sul caso dei dirigenti della Regione Calabria nominati in violazione di legge e pagati illegittimamente insieme ad altri dipendenti regionali per complessivi 15.206.749 euro, la deputata M5S Dalila Nesci ha presentato alla Camera un’interrogazione rivolta ai ministri dell’Economia e della Giustizia. La parlamentare ha inviato pure un esposto a procura e Corte dei conti e diffidato con lettera la giunta regionale della Calabria, cui ha chiesto la revoca degli incarichi in questione e l’immediato recupero dei soldi pubblici sottratti ai calabresi.
Ai ministri dell’Economia e della Giustizia la parlamentare Cinque Stelle ha domandato «quali iniziative urgenti intendano adottare per assicurare il ripristino della regolarità nei conti pubblici e dunque nelle casse della Regione Calabria». Alla procura e alla Corte dei conti la deputata M5S ha scritto per interventi, «nell’ambito delle proprie competenze, utili alla cessazione degli emolumenti illegittimi» e per verifiche sulle «responsabilità dell’amministrazione regionale calabrese che, nonostante i gravi elementi riscontrati di recente dalla Ragioneria generale dello Stato, non ha ancora ritenuto di revocare gli incarichi assegnati in violazione di legge».
Commenta Nesci: «Gli Scopelliti’s devono risposte alla magistratura sulle nomine abusive nella sanità, ma non possono dimenticare gli oltre 15 milioni da recuperare per i dirigenti illegittimi, incaricati pure dal centrosinistra di Agazio Loiero. C’è stato un mangiamangia spaventoso. Per esempio, il dirigente Franco Zoccali, amico di Scopelliti, deve restituire oltre 700 mila euro. È il fallimento di un’intera classe politica calabrese».
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