Case “parcheggio” di via Esperia: in “sosta” degrado e adesso anche armi e uniformi

Reggio Calabria. L’ennesimo sequestro operato dalla Polizia di Stato in città è servito a togliere dalle mani della criminalità del materiale pronto ad essere impiegato in attività illecite. Droga, armi, ma anche uniformi e altro corredo destinato all’uso delle forze dell’ordine sono state ritrovate parte in un vano ascensore e altre sotto una montagna di scarti domestici in un garage chiuso in maniera abusiva.
L’operazione ha visto impegnati gli uomini della Polizia di Stato, e precisamente gli agenti delle Volanti diretti dal vice questore aggiunto Luciano Rindone e quelli della Squadra Mobile diretta dal primo dirigente Gennaro Semeraro, coordinati sul luogo dal vice questore aggiunto Giuseppe Giliberti, tutti chiamati ad un duro lavoro prima di arrivare alla loro scoperta.
Un lavoro sinergico compiuto dai due reparti che certamente ha scongiurato l’impiego del materiale rinvenuto in azioni criminali di una certa gravità.
Il ritrovamento dell’arsenale e della droga è avvenuto nella zona nord di Reggio Calabria in quella serie di edifici denominati “Case parcheggio” ubicate su via Esperia nel rione di Santa Caterina.
Un luogo tristemente conosciuto in città e nel quartiere non solo per l’aspetto fatiscente in cui si presenta, ma anche perché in passato proprio quelle case sono state teatro di avvenimenti che hanno richiesto l’intervento degli uomini dello Stato. Un complesso di fabbricati che appaiono cadenti fuori e all’interno dei tanti appartamenti, molti dei quali occupati abusivamente, distribuiti nei diversi lotti dove alloggiano e sopravvivono nuclei familiari di svariate etnie e differenti ceti sociali.
Uno scenario di degrado esistente da tanto tempo e che, da qualche mese, si ritrova a poche centinaia di metri in linea d’aria dal nuovo Centro polifunzionale della Polizia. Oltre a quello delle forze dell’ordine, non guasterebbe anche l’occhio vigile di altri enti, come il Comune.

Guglielmo Rizzica

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