Reggio Calabria. Come spiegheremo a Richard, il cane che abbraccia, a Ultimo, che aspetta la terza chance, a Pino, il cane speciale, al tenero nonnino Avvocato, a Jack, lo splendido setter che non sa cacciare, e a tutti gli altri cani ospiti della struttura di Mortara, “che è tutto finito”? Ai cani non servono spiegazioni, ma noi peraltro non avremmo nulla da dire sulla loro sorte, tranne che un gruppo di persone che costituiscono la roccaforte della legalità reggina ha deciso così. Potremmo dire loro soltanto che non ritorneranno sulla strada, ma noi sappiamo che potranno essere dirottati verso un canile lager, un vero inferno, o forse continueranno a restare a Mortara, ma poiché ciascuno di loro vale 68 centesimi (questa è l’offerta economica presentata da Aratea, l’associazione aggiudicataria del Bando per la gestione del canile di Mortara, per la diaria giornaliera per singolo cane! ) avrà diritto ad un modesto pasto e nient’altro. Addio passeggiate, addio foto promozionali, addio valige di cartone, addio sfilate in Via Marina o sul Corso Garibaldi tra l’ammirazione dei passanti. “Ma questi non possono essere cani del canile, sono troppo puliti” diceva un’amica ad un’altra, mentre guardavano incuriosite la “passeggiata dell’adozione”, organizzata dai volontari domenica 28 settembre, che ha visto sfilare al guinzaglio alcuni cani ospiti del canile accompagnati da volontari e sostenitori sul Lungomare e sul Corso Garibaldi. La verità è che dietro questa pratica virtuosa realizzata in tre mesi nella gestione del canile di Mortara da “Dacci una zampa” c’è tutta quell’esperienza diretta in materia di accudimento di cani, requisito ritenuto vincolante ed esclusivo per la partecipazione al Bando di gara per l’aggiudicazione del Canile di Mortara, che Aratea, notissima associazione esclusivamente “socio-assistenziale” non ha. Nessuno, se non gli addetti ai lavori, cioè i volontari animalisti, può immaginare quanto sia complessa la gestione “virtuosa” di un canile, ma è tempo che la città lo sappia. Dalle competenze specifiche e le ottime capacità organizzative ai turni di lavoro massacranti e alle comunicazioni continue e stressanti per i
controlli preaffido o le partenze: tra questi due poli si muove la vita di un’ Associazione autenticamente animalista. Nulla è lasciato all’improvvisazione. L’ ultima volta che i volontari di Dacci una zampa si sono concessi una passeggiata sul Lungomare è stato quel 28 settembre domenica per la passeggiata dell’adozione. Ma 111 adozioni in tre mesi è un ottimo risultato tangibile! Rimane il rammarico davvero profondo di vivere in una città stagnante, dove non
“crisci chi erba, erba, erba…”, come diceva il cantore di Reggio, il poeta Nicola Giunta, Arburi nenti! anzi “Si ccarcunu ‘ndi sciurisci,/’nci minunu petrati non mmi crisci… A tutti quelli che ci hanno sostenuto in questi tre mesi, agli amici degli amici, a tutti quelli che amano la nostra città, rivolgiamo questo appello: non lasciateci soli sabato 11 ottobre, accorrete numerosi alla Tavola rotonda, che si svolgerà proprio presso lo stesso canile comunale sito in Mortara di Pellaro alle ore 16.00. Ai candidati sindaco un ringraziamento vivissimo per l’adesione all’iniziativa e l’augurio che riescano a far crescere gli alberi nella nostra splendida città.
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Milano - Valorizzare i beni confiscati presenti in Lombardia, mettere a sistema ogni informazione utile ad accelerare i processi di...
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